Caro il mio Bombé, finalmente ti ritrovo!
Sempre più spesso manchi dal mio magazzeno, sempre più spesso io ti cerco affannosamente, sai che ti sono affezionato, perché mai ti fai sempre più desiderare?!
VOI CHE MI LEGGETE, VI METTERETE A RIDERE AL LEGGERE QUESTE MIE PAROLE, MA SAPPIATE, ANCHE SE MI PRENDERETE PER MATTO (MA.. I MATTI .... SON TUTTI MATTI DAVVERO?!), SAPPIATE, DICEVO, CHE IO DICO DAVVERO DENTRO DI ME QUESTE PAROLE QUANDO DI BOMBE' NE TROVO UNO DA PORTARE A CASA.
QUANDO POI, L'ESEMPLARE IN QUESTIONE E' ADDIRITTURA SCOLPITO IN UNO DEI MARMI PIU' PREZIOSI AL MONDO, BEH, ALLORA NON POTRETE NON GIUSTIFICARMI!
LEGGETE IL PROSEGUO DI QUESTO COMMENTO E CAPIRETE PERCHE' IO "DIA DI MATTO" ALL'IMBATTERMI IN UNO DI QUESTI ESEMPLARI..
Molti non sanno (soprattutto gli antiquari "tuttologi", quelli che, con foulard firmato al collo anche d'agosto, labiale erremosciato e Patek Philippe al polso, ostentano competenze in tutto lo scibile antiquariale, dai chiodi della croce di Cristo sino ai divani Biedermeier) che questo antico caminetto è il papà di tutti i caminetti ottocenteschi.
La storia della sua nascita è andata, più o meno, così: Siamo nel 1815-20, Napoleone Bonaparte ha lasciato una Europa sconquassata dalle sue prodezze, ma ricca di fermenti innovativi, e provvista di nuova oltre che più "democratica" ricchezza, quella determinata dallo sviluppo della borghesia, classe che sino a qualche decennio prima era sparuta e sottoposta pesantemente alla nobiltà ed al clero, classe che nel dopo Napoleone diventa la prima e potente fonte di ricchezza..
E come dappertutto avviene, i nuovi ricchi, i "parvenu" (termine col quale gli aristocratici francesi indicavano in modo derisorio quei borghesi che accedevano a nuovi agi sociali..), nel tentativo (devo dire riuscitissimo..) di imitare i Berlusconi dell'epoca ed i nobili in particolare, decidono anche loro di avere in ogni camera della loro abitazione un bel caminetto!!
Ma... per quanto agiati fossero rispetto ai loro avi servi della gleba, questi "parvenu" erano in fondo negozianti, artigiani, funzionari, burocrati di non altissimo livello, tutt'al più direttori di una filiale bancaria od addetti secondari alla riscossione delle gabelle..
Non potevano, quindi, spendere in magnificenze d'arredo tanto quanto i veri aristocratici, ed allora ripiegarono su di un modello di caminetto che comportasse costi alla loro portata..
Fu così che il nostro camino Luigi XV Bombé, armoniosissimo pur senza eccessi, fu il primo caminetto davvero costruito in serie, il primo camino a soddisfare l'ansia emulativa dei parvenu borghesi.
Oddio, non è che un produttore dell'epoca ne facesse quantità "cinesi", ma già il fatto di progettare e realizzare serie di una qualche decina d'esemplari destinati ad essere commercializzati nell'ambito della borghesia era un bel passo avanti verso la caminettodemocrazia..
QUESTO SPECIFICO ESEMPLARE E' STATO REALIZZATO, SU DISEGNO D'UN QUALCHE BRAVO ARCHITETTO PARIGINO (LO STILISMO E', CHIARAMENTE ED INCONFONDIBILMENTE, PARIGINO), IN UN LABORATORIO DI SCULTURA BELGA. QUESTO PERCHE' NON TUTTI GLI SCULTORI DEL MONDO AVEVANO LA NECESSARIA ESPERIENZA PER AFFRONTARE UN COSI' OSTICO MARMO (AFFASCINANTE MA DIFFICILISSIMO A LAVORARSI) E LE "MAISON" PARIGINE PRODUTTRICI DI CAMINETTI NON BADAVANO A SPESE PER RAGGIUNGERE LA MASSIMA QUALITA' SUI LORO PRODOTTI E SE IL MARMO NERO BELGA VENIVA MEGLIO LAVORATO NELLA CITTA' DI ANVERSA, LORO LI' ANDAVANO.
RITROVAMENTO PARIGINO, SCULTURA BELGA, EPOCA META' OTTOCENTO, OTTIMA CONSERVAZIONE.
054 CAMINETTO "POMPADOUR BOMBÉ" SCOLPITO IN PREZIOSO MARMO NERO DEL BELGIO
Luigi XV
6.000,00 €
Nessuna tassa
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