SONO NATE IN RIVAD'ARNO ANCHE LA PRIMAVERA DEL BOTTICELLI, LA GIOCONDA DI LEONARDO O, PER RIMANERE IN CAMPO DI SCULTURA, I DAVID DEL NOSTRO MICHELANGIOLO, DEL NOSTRO DONATELLO, DEL NOSTRO VERROCCHIO ETC..
NON INTENDO BUTTARLA SULLO SCHERZO SCRIVENDO.."SARA' L'ARIA!?" MA E' INDUBBIO CHE FIRENZE SIA STATA, A PARTIRE DAL RINASCIMENTO (DI CUI FU ADDIRITTURA LA CULLA) UNA FUCINA INCREDIBILE, IMPRESSIONANTE ED AFFASCINANTE, DI TUTTE LE ARTI CONOSCIUTE, DIVINO CROGIUOLO CHE NON HA AVUTO EGUALI IN TUTTO IL GLOBO TERRACQUEO.
SEMPRE A FIRENZE HA I NATALI IL CAMINO CHE STO QUI PRESENTANDOVI.
CHE NON SARA', D'ACCORDO, STATO DISEGNATO DAL MASACCIO E SCOLPITO DAL DONATELLO (TANTO PER CITARE ALTRI DUE ESPONENTI DELL'ARTE FIORENTINA) MA RIMANE PUR SEMPRE UN FIORENTINO ESEMPLARE DI GRANDE DISEGNO E GRANDE QUALITA' SCULTOREA.
PROVIAMO INSIEME AD IMMAGINARE ED A RICOSTRUIRE, PER QUANTO POSSIBILE, LA FANTASTICA STORIA DEL NOSTRO CAMINETTO:
Molti non sanno che Firenze è stata la capitale del Liberty italiano..
Scrivo Liberty e non "Arte Floreale" come ho invece scritto nel titolo di questa scheda perché, se è pur vero che all'inizio il Liberty era chiamato Liberty nella sua patria d'origine, l'Inghilterra, Art Nouveau in Francia ed Arte Floreale in Italia, è anche vero che molto presto (diciamo più o meno a partire dall'anno 1900 in poi) questo fantastico floreale stilismo si uniformò in tutto il mondo alla titolazione "Liberty".
Diversi architetti fiorentini, a partire dal 1880, respirarono il profumo dei venti Liberty, operando nella loro terra d'origine ma anche (e con molto profitto artistico) in Liguria (soprattutto nelle città costiere) e sino alla Costa Azzurra.
Scrivo degli architetti in quanto, nel caso delle ville costruite in periodo e stile Liberty, erano SEMPRE loro, gli architetti, a disegnare ogni suppellettile della casa, caminetto e mobili compresi.
L'architetto che ha disegnato questo camino è partito da lontano, dal Barocco fiorentino seicentesco, di mano leggera, e finissima, in contrasto con l'eccessivo pesante carico decorativo che il Barocco poteva spesso offrire (non sempre, ma spesso) in altre zone d'Italia.
Da questo momento stilistico, il nostro "Archi" ha preso la struttura del caminetto...
Non escludo che una qualche influenza sul disegno di questo camino (mi riferisco sempre alla sua architettura e non alle decorazioni aggiunte) la si debba anche al lavoro degli Ateliers des Arts parigini, che sicuramente il nostro Archi conosceva ma, anche così fosse, risulta evidente come il nostro "designer" abbia voluto trovare una sua autonomia stilistica, tant'è che il frontale del camino non ha i due classici (ed assolutamente immancabili nel disegno francese) "seni" calanti sul frontale, ma una sola, dolcissima ed azzeccata "calata".
Piacevolissimo (e presente solo nel disegno/progetto italiano di ogni scultura), il "fondo battuto" che fa, appunto, da sfondo ad ogni figura scolpita. Una raffinatezza "di bottega", che serviva a dare maggior risalto, complice il gioco delle luci e delle ombre, alle sculture da quel particolare fondo nascenti.
Insomma, il nostro Archi era bravo per davvero nel disegno, oltre che profondo conoscitore delle tecniche artigianali e delle felici "furberie" dei maestri scultori toscani.
Era quindi in buone mani il proprietario committente di quella villa, la quale, a giudicare dal caminetto che stiamo esaminando, doveva esser perlomeno...fantastica.
Normalmente un committente, al momento di concordare con l'Archi del caso COME realizzare il proprio camino, aveva un solo diritto: Quello di dare una dritta, un indirizzo, di esprimere, insomma, una sorta di unico e quindi anche ultimo... desiderio sul da farsi.
Chi chiedeva di poter inserire blasoni di famiglia (in genere patacche false o raffazzonate), chi di esprimere la propria opinione "politica" (era il caso di molti massoni.. Quanti camini ho trovato io, in quasi mezzo secolo di ricerche in questo mondo, con la stella a cinque punte oppure la squadra ed il compasso, il triangolo detto anche "delta", il piombo e/o la livella etc... etc...), chi, ancora, desiderava significare, con le sculture sul caminetto, il campo della propria attività (usurai col simbolo del monte dei pegni, vignaiuoli con tralci di vite, fabbri con i simboli della propria Corporazione, che a Firenze erano martello e tenaglia, in altri luoghi martello ed incudine etc..).. Chi tentava di "abbellire" (magari anche per ingraziarsi la benevolenza divina..) il proprio caminetto con simbologie religiose, chi chiedeva l'apposizione di sculture simboleggianti virtù più o meno usurpate (ma poste in vetrina come patrimonio certo di quella famiglia) oppure semplicemente virtù che si desiderava raggiungere, una sorta di augurio dato a se stessi.
Il nostro committente apparteneva a quest'ultima categoria.
E' chiarissimo, infatti, il manifestare questa intenzione, visto che la scultura che stiamo osservando è per metà "trapuntata" di campanule e per l'altra metà di margherite.
E se questo sfoggio floreale non poteva mancare in quell'Arte che, appunto, si definiva espressamente "Floreale", c'è da tener in conto che nell'antichità (almeno sino alla seconda guerra mondiale) era impossibile eseguire opere scultoree senza significazioni.. Non era nella mentalità degli uomini di quel tempo, e tanto meno negli artisti di quel tempo.
INTERMEZZO/SFOGO/INCAPACITA' DI STAR ZITTO:
C'era Poesia, in questo disegnare "concettuale", in questo scolpire di marmo tra polveri bianche ed artistici sudori..
Dopo l'ultima guerra mondiale questi concetti si son persi del tutto, il cervello maciullato da televisione e telefonini, bombardato da stupidissima incessante pubblicità, avvilito abbruttito violentato da una ignoranza sempre più dilagante.
SIGNIFICATI DEI FIORI APPOSTI AL NOSTRO CAMINETTO:
La margherita...ha pochi e chiari significati, sempre collegati con il concetto di Verità.
E’ il fiore della purezza e dell'innocenza, della semplicità e della modestia, ma anche dell'amore fedele e della pazienza.
In particolare questo fiore simboleggia l'innocenza giovanile, libera dai sensi di colpa, dal peccato, dalla corruzione. Un tempo, infatti, era comunemente raccolto nei prati dalle fanciulle e infilato tra le ciocche dei capelli.
La campanula... è una pianta forte e "pioniera", nasce e prolifica laddove quasi tutte le altre piante non riescono a vivere.. Simboleggia soprattutto la Perseveranza nel cercare di raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo.
ECCO QUINDI IL PENSIERO DELL'ANTICO PRIMO PROPRIETARIO DI QUESTA SCULTURA:
ERA O SI AUGURAVA D'ESSERE PURO, MODESTO E SINCERO..
ERA O SI AUGURAVA D'ESSERE FORTE E PERSEVERANTE SULLA STRADA DEI SUOI OBIETTIVI.
Auguro al prossimo proprietario di possedere queste virtù.
CARTA D'IDENTITA' DEL CAMINO CHE STO PRESENTANDOVI:
A) E' NATO A FIRENZE INTORNO ALL'ANNO 1890.
B) SI VESTE DEL MARMO BIANCO PIU' NOBILE (AL MONDO), LO STATUARIO CARRARA.
C) E' IN PIU' CHE PERFETTE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE.
604 AG QUANDO L'ARTE FLOREALE NASCE IN RIVA D'ARNO...
Luigi XV
27.000,00 €
Nessuna tassa
Condividi su:
Descrizione
Reviews (0)
No reviews