Il suo nome, "VERSAILLES" nasce dal fatto che la sua decorazione principale (quella serie di festoni floreali scolpiti lungo tutto il frontale del camino) é spesso ritrovabile in molte decorazioni all'interno della reggia stessa e financo all'esterno: Quando andrete a visitare la magione più bella del mondo, non potrete non fermarvi un momento, ancor prima d'entrare, ad ammirare, allibiti, questi stessi festoni sulla cancellata della reggio.. Questi sono enormi, in ferro forgiato e poi rivestiti in oro zecchino e dovevano rappresentare la Bellezza, la Grandezza, l'Opulenza di questa graziosa casetta..
Iniziamo quindi il commento vero e proprio spiegando che questo specifico esemplare é quello che in gergo si chiama "Pezzo Unico", cioé un camino commissionato da un particolare cliente all'architetto di fiducia (in questi casi, quasi sempre era il progettista della casa stessa) e, ovviamente, scolpito in UN UNICO ESEMPLARE. Ed é per questo motivo che il nostro caminetto, al contrario del 99,9% dei suoi confratelli, compresi quelli qui pubblicati, NON HA UN NOME, MA SOLO UN COGNOME, "LUIGI XVI", LO STILISMO CHE GLI VIENE DALLA SUA STRUTTURA ARCHITETTONICA. NEL PERIODO IN CUI VIENE PROGETTATO (SECONDO IMPERO, 1850-80 CIRCA) C'ERA STATA UNA IMPORTANTE RIPRESA DI QUESTO STILE, SEPPUR RIVISITATO (MA IO HO SEMPRE SOSTENUTO COME DETTA "RIVISITAZIONE" ABBIA DONATO LEGGEREZZA E GRAZIA ALLO STILE LUIGI XVI PRIMIGENIO.. SO CHE NON TUTTI GLI ANTIQUARI CON GIACCA DI CACHEMIRE E PATEC PHILIPPE AL POLSO NON LA PENSANO COSI', MA SECONDO ME PARLANO IN GENERALE, POCHI CONOSCONO BENE LA NICCHIA DELL'ANTICO CAMINO). SCUSATE LO SFOGO, MA DI TANTO IN TANTO NON RESISTO DALL'ESPRIMERLO..
TUTTO IL RESTO, ed é tanto, é frutto della penna, della fantasia e dell'esperienza "sul campo dell'antico caminetto" del suo ottocentesco "designer".
A cominciare dalla raffinata scelta del marmo, Un Calacatta (cava di Vagli) dal fondo bianco latte con striature d'un leggerissimo grigio contenente sfumature di verde altrettanto leggere e per nulla invasive oltre a qualche "tocco d'oro" (artistiche risalite di ossidi ferrosi). Su questo punto relativo alla "scelta del marmo", vorrei fare una piccola (e secondo me doverosa se vogliamo informare i possibili clienti del valore intrinseco di questo caminetto) "sosta" per approfondire questa definizione del marmo nella titolazione di questa scheda: MARMO CALACATTA STATUARIO. Ora, sappiamo quasi tutti che il Calacatta é un marmo e lo Statuario é un altro marmo. Però, quasi nessuno sa che nel gergo di molti scultori e marmisti, quando si dice CALACATTA STATUARIO si fa riferimento ad una particolare lastra di Calacatta che ha il candore dello Statuario più bello, cosa peraltro che capita spesso, c'è molta parentela tra i due marmi, ambedue marmi apuani. Il vocabolo "marmo" deriva dal greco "marmaros", parola che significa "Pietra Lucente".. L'aggettivo "lucente", va interpretato come "bianchissimo", "cangiante", "candido", TUTTI AGGETTIVI CHE SOLO DUE MARMI AL MONDO POSSONO VANTARE, IL CALACATTA E LO STATUARIO.
Interessante e MAI vista la distesa di elementi floreali su tutto il frontale.. Interessante sia perché questa distesa copre letteralmente TUTTO il fronte e non solo la parte centrale (o poco più) come capita generalmente;
Interessante come questa serie infinita di fiori sia costituita completamente da diverse varietà di .... fiori di campo. Anche le rose sono piccolissime quanto simpaticissime "rosette selvatiche".
IO PENSO, O MEGLIO, MI FA PIACERE IMMAGINARE COME FORSE QUESTO FLORILEGIO DI FIORI DI CAMPO, TANTO CARINI QUANTO "POVERI", SIA SORTITO DALLA MENTE DEL NOSTRO BRAVO ARCHITETTO PERCHE' ISPIRATO DALL'AMBIENTE CHE CIRCONDAVA LA CASA IN CUI ERA SITUATO IL CAMINETTO, CIOE' NELLE COLLINE DELLA COSTA AZZURRA.
DIREI CHE QUI SOPRA ABBIAMO SCRITTO TUTTO QUANTO SAPEVAMO DEL NOSTRO CAMINO (RICORDIAMOCELO, FIGLIO UNICO, NON HA FRATELLI, SOLO QUALCHE LONTANA PARENTELA NEOCLASSICA), MANCA SOLO DI DIRE COME LA SUA FISICA REALIZZAZIONE SIA, INDUBITABILMENTE, ITALIANA E LUNENSE (PER QUELLA CHE E' LA MIA ESPERIENZA, DIREI CHE LA MANO SIA QUELLA D'UN LABORATORIO DI SCULTURA DI SARZANA).
NOTE A LATERE: ECOLOGIA E CAMINI ANTICHI, UN BINOMIO ATTUALISSIMO.
Fateci caso, da qualche anno è tutto un aggiungere i prefissi “ECO” e “BIO” a qualunque prodotto, ed anche il caminetto non sfugge a questo pubblicitario inganno..…
Non vi do il nome della ditta perché altrimenti mi querelano, ma c’è addirittura un produttore di camini che ha tirato in ballo il caminetto di Geppetto (quello di Pinocchio, eh..) solo perché Geppetto fa rima con biocaminetto, scordandosi del fatto che il “vero” Geppetto era tanto povero, ma tanto povero che il fuoco l’aveva, in casa, sì, ma … dipinto sul muro !!
In verità i moderni caminetti (per lo più prodotti in Cina, in India od in Pakistan e poi commercializzati in Italia dopo averli finemente etichettati..) hanno ben poco di ecologico, dato che vengono prodotti attraverso l’uso di componenti chimici nella loro lavorazione (così si fa prima..), soprattutto nella lucidatura e nell’assemblaggio, col risultato della produzione di fanghi altamente tossici per l’uomo e per l’ambiente..
INCISO NUMERO 1: SECONDO VOI, IN CINA O POSTI SIMILARI (MA ANCHE IN ITALIA, CAMORRA DOCET..), QUEI FANGHI CHE FINE FANNO?!
Eppoi, e questo è un tasto triste, sappiamo tutti che in quei paesi, pur di risparmiare, schiavizzano anche i bambini per i lavori più tossici..
INCISO NUMERO 2: SECONDO VOI, IN BANGLADESH (MA POTREI SCRIVERE ALTRI CENTO PAESI DERELITTI..) C’E’ CONTROLLO SUL LAVORO MINORILE?!
E’ Ecologia anche questa, magari “Ecologia morale”, ma.. riflettiamoci, non è forse importante anche questa?!) Che fare, quindi?
Che possiamo fare noi di fronte a questa problematica?!
Beh, nel nostro piccolo, qualcosa possiamo fare, possiamo cercare di indirizzare tutti verso IL CAMINETTO CERTAMENTE PIU’ ECOLOGICO DI TUTTI, QUELLO ANTICO !
Un caminetto antico è fatto d'un marmo o d'una pietra che sono già state cavate, e non necessita quindi di materiali di nuova estrazione.. Le nostre Alpi Apuane, già così dissestate da millenni di cavazione, non hanno certo bisogno di altri sfregi, e questo vale anche per tutte le zone estrattive in ogni parte del mondo, oggi selvaggiamente (specie nei paesi cosiddetti "emergenti"..) deturpate nel loro aspetto e nella loro morfologia con le inevitabili idrogeologiche conseguenze.
Un altro punto "ecologico" a favore dell'antico caminetto sta nel fatto che i camini antichi venivano assemblati con materiali del tutto naturali (in particolare con gesso) e non con mastici plastici o siliconici come accade oggi. La loro scultura, poi, era del tutto manuale, e non produceva quei liquami di scarto che le moderne macchine ("PANTOGRAFI") sputano ad ogni pezzo e che poi, magari, ci ritroviamo gettate abusivamente in mare od in qualche cava dismessa dato l'alto costo del loro smaltimento di legge.. Insomma, si può certamente affermare che il caminetto antico E’ ECOLOGICO ED ERA ECOLOGICO anche al tempo della sua costruzione!
Salute (che è la cosa più importante..) a voi, Maurizio ed Enrico Dal Pezzo
