Il nome di questo camino è “Rosaces”, termine che in lingua francese significa letteralmente “Torciglioni”.. In questo caso si tratta di torciglioni arborei, fogliacei e floreale.. Ma non aspettatevi che siano reali, precisi e geometrici torciglioni, per i francesi, questo vocabolo, quando viene riferito al mondo “erboreo”, ha più il significato di “elegante confusione, felice affastellamento di elementi floreali, insomma, una sorta di arborea..festa!
Ed allora, partecipiamo anche noi a questa festa, gustiamocela dall’inizio alla fine, come tra poco tempo potrà presto fare l’acquirente del nostro, oggi “festeggiato”, caminetto..
Partiamo dal frontale, nel quale la figura più importante è quella di una conchiglia Saint Jacques formata nella parte superiore da una serie parallela di “gambi” arborei. Qui è interessante notare come anche nel controcuore in ghisa (e proprio esattamente sotto la nostra arborea conchiglia) vi sia un’altra conchiglia Saint Jacques, stavolta “ferrea” a far da compagna alla sua gemella marmorea.
INTERMEZZO: La conchiglia Saint Jacques ha un valore importantissimo per i francesi perché nel passato poteva addirittura portare in Paradiso chi ne fosse fortunato possessore.
Ad accompagnare la conchiglia scolpita al centro del frontale abbiamo tutto un contorno, un “avviluppamento” di foglie, le quali, fateci caso, non hanno un ordine preciso, paion quasi divertirsi in quella floreale festa.. Ai due lati del frontale, anche qui, ROSE, ma non quelle classiche e seriose, bensì.. rosette felicemente “selvatiche”, giovanette graziose e sorridenti. Sulle spalle (la parte alta delle gambe) un susseguirsi di foglie varie verso il basso sino a quando due campanule non chiudono l’erboreo drappo..
Il controcuore in ghisa d’arte di cui è dotato questo ricco camino mantiene fedelmente la linea dei motivi decorativi (e quindi floreali ed arborei) della sua cornice marmorea, ma con un vezzo di superiore nobiltà, in quanto, quella piramide di rami, fiori e semi che digradando dal basso versol’alto decora le parti verticali del controcuore fa riferimento ai torciglioni più importanti al mondo, quelli che sono stati ritrovati durante uno scavo romano che portò casualmente alla luce la Domus Aurea, la "villetta a schiera" di Nerone...
Una curiosità: In Italia quelle decorazioni murali della Domus SAurea le appelliamo "Grotteschi" o "Decorazioni a grottesco" per via che il primo muratore entrato in quel "buco" che aveva appena provocato pensò di essere all'interno di una GROTTA!!..
ECOLOGIA ED ANTICHI CAMINETTI
Sul mio comodino ho un testo di quelli apparentemente "leggeri", od almeno così credevo che fosse, a giudicare dalla sua copertina e dal suo titolo: "Mao perchè sei morto" di Massimo Bucchi, più o meno da me considerato sinora un semplice "cartoonist".
Devo dire invece che anche questa lettura si è rivelata interessantissima, direi.. "fulminante" e poiché non posso qui riassumervela compiutamente, ho scelto tra tutte, una vignetta che vede raffigurato un prete al capezzale del morente.. Il prete sta chiedendo al morente se ha qualcosa di cui pentirsi e questo signore, con la generosità e la fermezza dei momenti importanti dipinta in volto, gli dice: "LASCIO A MIO FIGLIO IL CERINO ACCESO".
Come a dire: Di questo mondo abbiamo fatto una pattumiera, fisica e morale, e ce ne siamo pure accorti ma non abbiamo fatto nulla per metterci una pezza, questo è il mio peccato più grande e questo rende più grande il mio dolore ora che me ne vado e devo lasciare questa discarica a mio figlio, il quale dovrà, incolpevole, provvedere alla sua pulizia.
Che c'azzecca questo mio discorso con il commento d'un caminetto ottocentesco?
Beh, nella mia vita posso dire d'aver provato, sin dall'inizio della mia attività, a tener pulito questo mondo, infatti per ogni caminetto che io raccolgo, restauro e vendo, c'è un pezzo di montagna che non viene cavata e scarnificata...
So bene che non sia facile credermi sulla parola, ma io pensavo a queste cose PIù DI mezzo secolo fa, al mio primo muovere nel campo del recupero, confortato nel pensiero di un inevitabile e certo successo (come si è giustamente illusi a vent'anni !!!) dal fatto che un caminetto antico è più "bello", più "vero", più "affascinante", più "artistico" e più "risparmioso" di uno nuovo, odorante di plastica ed acidi...
