Sarà un commento lungo, questo del nostro Boudin Haut (l'aggettivo "haut" (alto) significa sostanzialmente "con precappa"), figuriamoci che dobbiamo partire dall’anno 1650 circa, per poi giungere ad una prima sosta verso la fine del ‘600 e, finalmente al momento in cui il “nostro” nasce, che è databile alla metà dell’Ottocento...
Nella metà del Seicento un grande artista napoletano (pittore, scrittore, attore etc..) che si chiamava Salvator Rosa inventa la sagoma (o, se preferite, la forma) della cornice che circonda la bocca del nostro camino.. Ai camini, Lui, non ci aveva mai pensato, questa specifica cornice il nostro eroe l’aveva progettata per incorniciare i suoi quadri, sino a quel momento costretti a vestirsi di decorazioni barocche d’una pesantezza estetica insostenibile.. Ma qualche decennio dopo, verso la fine del Seicento, di questa invenzione si appropriarono gli architetti parigini per farne elegante ed originalissima cornice dei circa 1260 camini della reggia di Versailles.. Qui sotto, scorrendo fantastiche immagini degli interni della Reggia di Versailles (http://www.handelforever.com/VersaillesSuprema/versailles/palazzo/PrimoPiano/salonemarte.htm) vedrete un camino “Boudin con precappa” nel Salone di Marte. Certo, quello di Versailles non è bello come il nostro che vi stiamo qui presentando, in fondo si trattava di una sorta di prototipo e nel tempo questo modello si è molto raffinato..
Ripartiamo di qui perché il camino Boudin che sto qui presentandovi è un esemplare ottocentesco (1840-60) la cui ispirazione deriva dal modello che compare al centro di questo enorme salone a suo tempo dedicato a sala da concerti (e proprio ai lati del camino stesso erano posizionati due palchi per i musicisti) e da ballo..
Chi ha scolpito in marmo Calacatta Classico il camino che sto presentandovi è il mitico Boudin, un simpatico "fanatico" della Grandeur francese, di Napoleone in particolare, ma anche (e non poteva non esserlo) dell'altrettanto mitico Re Sole, Luigi XIV, colui che a Versailles realizzò la maison più bella del mondo.
Ebbene, questo signore era piuttosto "autarchico" e non era facile fargli scolpire un caminetto in marmi non autoctoni, però stavolta dovette cedere (ed io sono sicuro che mai resa sia stata più piacevole) al caldo cromatismo del nostro italianissimo marmo , un nobile Calacatta Classico che tanto aveva affascinato gli etruschi e poi ancora i romani..
Mi sento di affermare che il nostro Boudin (voi penserete che io sia pazzo ma...é ormai mezzo secolo che accarezzo i caminetti di questo signore ed a volte mi pare di sapere con sicurezza quello che lui stava pensando quando lavorava.. Insomma... m'immedesimo, con una sicumera che sorprende me stesso per primo..) mi sento di affermare, dicevo, che il Boudin si sia deciso all'utilizzo di questo marmo per via del suo candore "morbido"e della altrettanto notevole sua lucidabilità.. Insomma, il “nostro” Calacatta era considerato anche allora un marmo dotato di grande nobiltà.
I caminetti Boudin possono piacere o no, ma sono sempre di grande qualità costruttiva, nessun risparmio si faceva nei laboratori di scultura di questo costruttore (nel periodo di massimo fulgore questi luoghi di scultura erano due, uno a Nizza ed uno a Marsiglia, era a quei porti che giungevano i marmi dalla Lunigiana), gli spessori erano importanti ed i materiali dovevano essere di prim'ordine, e, poiché Il marmo Calacatta Classico era uno dei primi della classe, beh, due più due fa quattro..
Molto interessante é anche il suo controcuore con decoro "a tapisserie" ( definizione che significa "con una sola decorazione che si ripete all'infinito) di cui il nostro Boudin è dotato, peccato che non possa confessarvi che cosa rappresenti quella sorta di fiore che "tappezza" tutta la sua superfice.. SE LO RIVELASSI QUI, IL 90% DEI POSSIBILI ACQUIRENTI RINUNCEREBBE ALL'ACQUISTO.. IL SEGRETO SARA' SVELATO AL CLIENTE ACQUIRENTE SOLO DOPO AVER INCASSATO UNA CONGRUA CAPARRA.
LA NASCITA DI QUESTO FANTASTICO "BOUDIN HAUT" E' AVVENUTA IN COSTA AZZURRA, INTORNO ALLA META' DELL'OTTOCENTO, IL SUO RITROVAMENTO E' AVVENUTO A PARIGI, OTTIMA LA SUA CONSERVAZIONE.