IL CAMINO CHE VI PRESENTO OGGI E' UN RARISSIMO LUIGI XIV IN BIANCO CARRARA DI PROVENIENZA PARIGINA, GRANDE "PULIZIA" ED OMOGENEITA', EPOCA META' OTTOCENTO, PROVENIENZA PARIGI, OTTIMA CONSERVAZIONE GENERALE.
HO SCRITTO "RARISSIMO" SIA PERCHE' I LUIGI XIV OTTOCENTESCHI (INUTILE CERCARNE D'EPOCA SEICENTESCA O SETTECENTESCA, LI TROVERESTE SOLO PRESSO QUALCHE FALSARIO ED A CIFRE STELLARI..) SONO PIUTTOSTO RARI SIA PERCHE' QUESTO SPECIFICO MODELLO E', TRA I RARI, ANCOR PIU' RARO, SIA PERCHE' DI CAMINETTI LUIGI XIV NE SONO STATI SCOLPITI POCHISSIMI NELL'OTTOCENTO, A TUTTO VANTAGGIO DEGLI STILI LUIGI XV E LUIGI XVI..
QUESTIONE DI MODE..
QUESTO SPECIFICO CAMINO "VENDE" SOPRATTUTTO LA SUA PRIMIGENIA ARCHITETTURA, UN BAROCCO FORTE SENZA ESSER "PESANTE" OD "ECCESSIVO", INSOMMA L'ESSENZA DEL PRIMO BAROCCO.
INTERESSANTI LE SUE SCULTURE DECORATIVE, VEDIAMOLE INSIEME SE VI VA:
NELLE GAMBE, PARTENDO DALL'ALTO ABBIAMO SUBITO UNA MEZZA MARGHERITA (IL SOL LEVANTE), OMAGGIO PIU' ESPLICITO AL RE SOLE, CIOE' A LUIGI XIV, REGNANTE CUI DOBBIAMO QUESTO STILISMO OLTRE ALLA NASCITA DELLA FRANCESISSIMA "GRANDEUR".
QUESTA MEZZA MARGHERITA E' POSATA SU DI UNA CONCHIGLIA "SAINT JACQUES", CONCHIGLIA CARA AI CAMMINATORI DEL PERCORSO DI SANTIAGO DI COMPOSTELA, CONCHIGLIA SU CUI CI SAREBBE TANTO DA RACCONTARE, MA QUESTO E' UN ALTRO DISCORSO..
POI, PER FINIRE IL RESOCONTO DELL'ORNATO SULLE GAMBE, UN GRAZIOSO NASTRO TIENE SOSPESO NEL VUOTO UN FESTONCINO COMPOSTO DI TRE CAMPANULE.
NEL FRONTALE, UN IMPORTANTE E VASTO CARTIGLIO E' CIRCONDATO DA ELEMENTI FLOREALI E FOGLIACEI.
NON VI DIRO' CHE IL MAESTRO SCULTORE, PER ISPIRARSI NELLA COMPOSIZIONE DI QUESTE VOLUTE (SOPRATTUTTO PER QUELLE"FOGLIACEE") GUARDAVA UN CESPO D'INSALATA..
VI DIRO', INVECE, NON FOSSE CHE PER SOLLETICARE LE MANIE DI GRANDEZZA CHE ALBERGANO IN QUASI TUTTI GLI INDIVIDUI, CHE SU QUELLO SPAZIOSO CARTIGLIO PTRETE CERTAMENTE INCIDERE LE VOSTRE INIZIALI, DIVISE O, IN SPECIAL MODO SE SI TRATTA DI COPPIE, ANCHE SOVRAPPOSTE..
CONSIGLIO N° 64 AI MARITI DI ACCOMPAGNO:
Marisa (vostra moglie) e Mario (voi), state aggirandovi nel magazzeno della Artis da ormai un’oretta (ndr: quindi molto oltre le possibilità di resistenza del Mario, il quale può resistere tre ore filate davanti al televisore che manda in onda una partita, anche noiosissima, della Juve, ma dopo venti minuti di “negozio con moglie” è esausto e sta pensando che forse farebbe meglio a chiedere il divorzio..) ed ecco che Marisa sbotta con un “Ascolta, Mario, tra questo camino Bleu Turquin e quello in Bianco Carrara, TU, che preferisci?!” (stava per dire “Tu, che preferiresti?”, ben sapendo che il Mario non ha alcuna possibilità di scelta, ma rapida di mente come solo le femmine sono, decide di non offendere la propria scalcinata metà e di fargli credere che la sua sia una effettiva richiesta di parere).
Mario sente un brivido freddo percorrergli la schiena… “Quello che vuoi tu, tesoro…” balbetta invece di ricercare una risposta che abbia un qualche senso logico…
“Scusa, Mario, ma tu preferisci quello turchino o quello bianco?”
Mario strabuzza gli occhi alla disperata ricerca di una rapida e consistente risposta (la quale, come era accaduto prima, non gli viene neanche a morire..) e dopo qualche interminabile secondo e con fare evidentemente nervoso risponde alla Marisa con un (scelta del tutto casuale e detta senza alcuna convinzione) “…Quello bianco…”.
“Perché?! Cosa c’è che non va in quello turchino?! È l’immediata e rimproverante risposta della dolce sua metà..
Allora il Mario, in un riflesso (pallido, eh..) di residua virilità, risponde alla virago al suo fianco con un.. “Ma se non volevi la mia opinione, perché me l’hai chiesta?!
E TUTTO VA IN MALORA, DI CERTO LA SERATA NON SI CONCLUDERA’ POSITIVAMENTE PER IL MARIO, IL QUALE, INVECE, AVREBBE DOVUTO COMPORTARSI COME DA COPIONE QUI SOTTO, CIOE’ ANDANDO ALL’ATTACCO:
Marisa: “Ascolta, Mario, tra questo camino Bleu Turquin e quello in Bianco Carrara, TU, che preferisci?!”
Mario: “ Tu hai già un’idea, cara?”
Marisa (è presa alla sprovvista, si aspettava la solita inutile quanto casuale preferenza del suo maschietto ed invece viene costretta essa stessa a dare una risposta..): “Ma sì, un’idea ce l’avrei.. Quello turchino si prende bene con le tende che abbiamo in sala ed anche col copridivano di Caleffi che devo ancora spianare, il quale ha i bordi in un velluto dello stesso tono..”
Mario (con affondo conclusivo alla D’Artagnan): “Ottima scelta!! Sarà fantastica la nostra sala con quel caminetto! Mi piaceva anche prima, questo camino, ma adesso che mi hai spiegato questi abbinamenti, mi par d’essermene innamorato!”
QUESTA VERSIONE DI MARIO, STATENE CERTI, PASSERA’ UNA SERATA MERAVIGLIOSA, CON CERTEZZA DI DOPOCENA COME DA TEMPO NON GLI CAPITAVA.