La cornice di questo "semplice" quanto elegante modello di camino Luigi XIV nasce verso la fine del ‘600 per effetto di una scopiazzatura degli architetti del Re Sole, messa in atto a danno (e di chi, sennò?!) della cultura italiana e più precisamente di un artista napoletano.. Lì, infatti, uno dei più grandi artisti italiani, operante peraltro in molteplici Arti (dalla Pittura alla Scrittura, dall’Incisoria alla Poesia, financo alla Recitazione teatrale, una sorta di Leonardo in seconda) il cui nome era Salvator Rosa, aveva inventato questa particolare (minimalista e del tutto rivoluzionaria, per quei tempi..) cornice per i suoi quadri.. Guarda caso,nello stesso momento gli architetti di Luigi XIV stavano progettando una villetta nelle campagne parigine (la reggia di Versailles) e pensarono di copiare questa stessa cornice per riquadrare le bocche dei 1256 (AVETE CAPITO BENE…. MILLEDUECENTOCINQUANTASEI) camini che avrebbero riscaldato e decorato le innumerevoli stanze di questa villetta campagnola..
Dopo quasi due secoli (Siamo quindi alla metà dell’Ottocento) un provenzale costruttore di caminetti, riprende (la scopiazza, insomma) detta cornice ed anziché servirsene per la sola bocca del focolare, ne fa una vera e propria cornice per camino.. Le darà mille forme, quadrata com’era al momento della sua nascita, con gli angoli stondati ad un quarto di cerchio, con gli angoli arrotondati (come nel caso del nostro esemplare) oppure con un un unico arco superiore, appunto a forma di arco..
E così nasce anche l’esemplare qui presentato.. Il suo nome è “Boudin Arrondi” (arrotondato), il suo anno di nascita è vicinissimo al 1850, la sua linea ormai “iconica” (è la prima volta che uso questo vocabolo internettiano, prometto di non farlo mai più..).
Per via dei loro importanti spessori marmorei, son camini robusti, questi Boudin, difficilmente necessitano di veri e propri restauri ed anche “il nostro” è stato sottoposto solamente a pulizia e ceratura, un minimo di maquillage per presentarlo al meglio...
IL SUO RITROVAMENTO E' AVVENUTO IN UNA GRAZIOSA CITTADINA DELLA BORGOGNA, MACON, PATRIA DEL VINO NOVELLO FRANCESE ("vin nouveau"),VINO CHE, DIAMO A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE, io ho sempre trovato eccezionale.
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Più di questo, crediamo, non sia possibile fare, almeno da parte nostra. Se però questo non bastasse, consigliamo quanti abbiano anche solo un minimo dubbio sull’autenticità di un nostro (od altrui) caminetto, di rivolgersi all'Opificio delle pietre dure (sedi a Firenze e Roma) per farsi effettuare una perizia (anche prima dell'acquisto, noi siamo disponibilissimi, anzi, felici di questo..), perizia che noi riconosciamo come validissima in quanto detta struttura del Ministero dei beni culturali è struttura non commerciale e decisamente seria. Questo l'indirizzo per il contatto: www.opificiodellepietredure.it
MORALE DELLA FAVOLA: V'INTERESSA QUESTO CAMINO MA TEMETE - E FATE BENE, CON LA QUANTITA' DI FALSARI CHE C'E' IN ITALIA!! - DI BUTTAR VIA I VOSTRI DANARI IN UN FALSO? NOI RISERVEREMO QUESTO ESEMPLARE A VOSTRO VANTAGGIO NELL'ATTESA CHE LO FACCIATE VALUTARE DA UN ESPERTO.