PREMESSA INDISPENSABILE ALLA COMPRENSIONE DEL SUO AFFASCINANTE STILISMO:
VEDRETE QUESTA SCHEDA PUBBLICATA IN BEN QUATTRO SEZIONI DIVERSE:
A) NELLA SEZIONE "REGGENZA" IN QUANTO IL SUO STILISMO E' UNA PERFETTA FUSIONE DI STILE LUIGI XIV E STILE LUIGI XIV;
B) LO RIVEDRETE POI NELLA SEZIONE LUIGI XIV E NELLA SEZIONE LUIGI XV PERCHE' DI OGNUNO DI QUESTI STILI IL NOSTRO CAMINO POSSIEDE ELEMENTI ARCHITETTONICI INEQUIVOCABILI (DETTO SEMPLICISTICAMENTE IL FRONTALE E' LUIGI XV MENTRE LE GAMBE SONO LUIGI XIV) E QUINDI LO STESSO CAMINO PUO' INTERESSARE CLIENTI DIVERSI, AMANTI CHI DELL'UNO E CHI DELL'ALTRO STILE;
C) LO RIVEDRETE INFINE ANCHE NELLA SEZIONE "VARI STILI" PERCHE' LO STILE REGGENZA (APPELLATO ANCHE "TRANSIZIONE"), PUR FIGLIATO DAL MATRIMONIO DEI DUE STILI PRECEDENTI AD ESSO, HA UNA SUA PERSONALITA' ED UN SUO SEGUITO DI AMMIRATORI (TRA I QUALI MI CI METTO ANCH'IO, AMMALIATO DA UNA SUA PARTICOLARE DOTE, LA SUA "LEGGEREZZA" DI LINEE).
QUESTO RARISSIMO CAMINO (E' PIU' CHE RARISSIMO IN QUANTO E' QUELLO CHE SI CHIAMA "PEZZO UNICO", CIOE' UN ESEMPLARE NON PRODOTTO IN SERIE, MA SULLA BASE DI UNO SPECIFICO PROGETTO REALIZZATO SU PRIVATA COMMISSIONE) HA UNA STORIA AFFASCINANTE QUANTO LE SUE ELEGANTI E PER NULLA USUALI LINEE.
Fatte tutte queste premesse, voglio raccontarvi la sua storia.
No, non che vi possa fare l'albero genealogico di tutte le famiglie che l'hanno posseduto e goduto, però qualche informazione storica (probabilmente interessante per chi valuti questo acquisto) mi sembra giusto scriverla in questo commento:
Innanzitutto, la sua pietra, la mitica "Pierre Dorée", di provenienza borgognona, una pietra calcarea nata da sedimentazioni durate milioni di anni sul fondo del mare, dove si accumulava fango siliceo in buona parte ma anche conchiglie, fossili marini etc..). Questa Pierre Dorée ha colori, appunto, "dorati", con una intensità variabilissima dal "quasi bianco" al "quasi ocra", variazione, questa, dovuta alla percentuale di ossido di ferro presente in una o nell'altra zona di cavazione.
Siete mai stati in Borgogna?!
E' la regione del Beaujolais, il vino novello per eccellenza (a me fa morire perché sa d'uva, profuma di mosto che respiravo quand'ero un moccioso contadinello..), vino le cui radici affondano in una terra.. ROSSA.
ROSSA perché ricca di ferro, in concentrazione più o meno alta ma sempre consistente, lo stesso che nei cento milioni precedenti l'innesto della vite, ha "concimato" la sedimentazione della "nostra" pietra.
A QUESTO PUNTO E' NECESSARIO DIRE COME LA NOSTRA SPECIFICA PIETRA, QUELLA DI CUI E' FATTO IL CAMINO DI CUI STIAMO DISCORRENDO, SIA PARTICOLARMENTE CHIARA.. NON CHE NON VI SIA DEL FERRO, CE N'E', MA IN BASSA QUANTITA', TANTO CHE SIAMO MOLTO VICINI AL "QUASI BIANCO" DI CUI PARLAVAMO SOPRA, PERALTRO MOLTO PIU' RARO DEL "QUASI GIALLO".
Va bene, della pietra ora conosciamo la sua origine, ma chi l'ha lavorata, questa pietra, al fine di sortire questo elegantissimo caminetto?!
I francesi no, loro erano più portati per la progettazione, il "design", come lo chiameremmo ora, mentre il lavorar di mazza e scalpello non faceva al caso loro e così..
E così, questi camini in pietra li facevano scolpire dai baschi, spagnoli che nella loro terra avevano tante cave di materiali lapidei, pietre e marmi, tra cui il più conosciuto ad oggi é il Nero Marquinia. E dove c'é abbondanza di materiali lapidei, la gente del posto impara il mestiere di scalpellino o scultore, no?! Solo che in terra basca, almeno in quel tempo, la povertà infieriva e così, per guadagnare qualche soldo in più, gli scalpellini baschi scavalcavano i Pirenei e giungevano in Costa Azzurra ed in Borgogna a far quella che noi chiameremmo "LA STAGIONE", la quale durava dall'inizio della primavera alla fine dell'Autunno.
INSOMMA, I FRANCESI NON NE VOLEVANO SAPERE DI SUDARE TRA LA POLVERE E COSI', ESATTAMENTE COME FACEVANO PER LA LAVORAZIONE DEI MARMI, AFFIDATA QUASI AL 100% AGLI SCULTORI ITALIANI DELLA LUNIGIANA (SOSTANZIALMENTE I LORO "CINESI") PER LA LAVORAZIONE DELLA PIETRA SI RIVOLGEVANO, APPUNTO, AI MIGRANTI STAGIONALI BASCHI.
A questo punto sappiamo anche chi materialmente ha ricavato, da qualche massello di pietra "covato" in un fondo marino di forse 100 milioni d'anni fa, questo finissimo caminetto.
MA CHI, QUEST'OPERA D'ARTE, HA DISEGNATO?!
Non ne conosciamo il nome, ovviamente, ma una cosa certa la conosciamo: La matita che, svolazzante con Garbo e Sapienza, ha prodotto questo elegantissimo disegno ha un solo indirizzo, PARIGI.
ALTRA COSA CHE VOI DOVETE SAPERE: Lo stilismo cosiddetto "FRANCESE" non é per nulla "francese", bensì PARIGINO.
Oltre i confini della piccolissima regione di cui Parigi è capitale, la miracolosa Ile de France, non c'é più traccia della irraggiungibile qualità artistica che si respira e si produce in questa terra.
E' un fenomeno incredibile, questo, ma facilmente verificabile, vi basterà, dopo aver visto Parigi (e l'interno delle case di Parigi), recarvi, che so, al sud (Marsiglia, ad esempio) od ad ovest (Bordeaux) od al nord (in quelle che oggi son le terre di Fiandra), sarà evidente ai vostri occhi ed al vostro cuore che la Bellezza con la lettera maiuscola è all'ombra della Tour Eiffel.
Dirò di più (poi mi fermo perché forse sto esagerando con questa esaltazione dello stilismo parigino, ma che ci volete fare, in campo d'antichi camini, l'aria che si respira in questa città non ha eguali): C'é stato un periodo (che io, anche se marginalmente, ho fatto in tempo a vivere al principio della mia attività in questo campo) in cui i camini in Pierre Dorée venivano appellati "cheminées parisiennes". In effetti, quasi tutti gli esemplari scolpiti in Borgogna ed in Costa Azzurra venivano commissionati per acquirenti parigini e quindi il loro stilismo non poteva che essere quello, appunto, parigino (cioè il più raffinato e comunque l'unico che avrebbe potuto soddisfare questi committenti).
RITROVAMENTO PARIGINO, PERIODO PRIMI ANNI OTTOCENTO, PERFETTA CONSERVAZIONE.
911 GRANDE CAMINO REGGENZA IN PIERRE DORÉE DU BEAUJOLAIS
Camini in pietra
7.800,00 €
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