Affascinante caminetto "Boudin Carré" ad angoli sgusciati in marmo Bianco Carrara di qualità "P" ( la lettera P sta per PURO), epoca costruzione 1840/60, provenienza Costa Azzurra.
Poiché questo modello (CARRE') del più importante costruttore francese dell'Ottocento é decisamente raro, non ho resistito dal pubblicarlo nello stato del ritrovamento, senza attendere il normale restauro ante pubblicazione.. Intendiamoci, non é che il nostro camino sia disastrato, ma capirete anche voi che, magari, dopo un secolo e mezzo di vita anche LUI qualche segno di vecchiaia ce l'avrà e se noi lo presentassimo dopo avergli propinato un qualche maquillage, beh, forse sarebbe meglio..
Mio figlio Enrico si arrabbierà (si fa per dire, in fondo é molto più assennato di me) e mi dirà qualcosa in merito a questa mia decisione, ma pazienza, io credo d'aver fatto bene, so per esperienza che questo modello, elegante quanto minimalista troverà ben presto un amatore ed allora noi glielo restaureremo ante consegna..
Importante: Questo camino é francese e, contrariamente a quanto accade al 99% dei camini qui pubblicati, é pure di scultura francese, eppure questo modello é nato in Italia, nella Napoli di metà '700, scaturito dalla fantasia del grande pittore Salvator Rosa, incompreso in Italia quanto apprezzato oltralpe. Ma di questa storia, magari, ne parleremo se verrete a vederlo de visu.
SERVIZIO “NAVETTA” PER CHI PENSA DI ESSER TROPPO LONTANO PER GIUNGERE SINO A NOI.
La nostra mostra è a 10 minuti d’auto dalla Stazione Ferroviaria ad alta velocità MEDIOPADANA.
Fantastico, verrebbe di dire.. In affetti, in due ore e mezza si può arrivare a noi partendo da Roma Termini, in 50 minuti (ed evitando il mefitico caos delle strade milanesi) da Milano, in un’ora e 40 da Torino etc.. Ci si legge qualche pagina d’un buon libro, ci si rilassa un poco, tutto bello, no?!
Tutto bellissimo, anche la stazione, affascinante opera d'arte moderna dell'arch. Calatrava, peccato che per poter salire sul primo taxi disponibile si perda almeno un’ora all’andata ed un’altra ora al ritorno.. Non si può aver tutto al mondo, l’Italia è il più bel posto del mondo e noi siamo felici di viverci, però..
Così, ormai da qualche anno, i clienti che decidono di venire a trovarci in treno, li aspettiamo all’uscita principale della Stazione ed ovviamente li riaccompagniamo al termine della loro visita. Qualcuno s’imbarazza, non vorrebbe essere influenzato all’acquisto per via di questa nostra “gentilezza imposta” ed io posso capire questa sensazione. Per questo vorrei sgombrare il campo da questa perplessità: E’ fisiologico che una parte dei clienti non compri sul momento. Tra marito e moglie non c’è accordo (forse non solo sul camino..), hanno trovato l’esemplare giusto ma ci può essere un problema di misure oppure intendono avere il placet dall’architetto su quel particolare colore etc.. etc… Di questa parte di clienti non acquirenti alla prima visita, la quasi totalità richiama qualche tempo dopo confermando, telefonicamente o tramite email con fotografie allegate, uno dei camini selezionati. Un’altra parte ritorna una seconda volta, la quale in genere è quella buona. Pochissimi sono gli “INCONTENTABILI” (dai caroselli anni ’60, ricordate?), coloro che non si faranno più vivi, ma proprio pochissimi. Tutta questa filippica per comunicare a chi leggerà queste righe come si possa accettare senza imbarazzo un servizio che a noi costa praticamente nulla mentre solleva il nostro possibile cliente da arrabbiature e perdite di tempo che in un momento che dovrebbe esser felice, proprio sarebbero fuori luogo.
ECOLOGIA E CAMINETTI ANTICHI
Si fa un gran parlare di problemi di ecologia, della necessità di mantenere una qualche armonia ambientale prima d'incorrere nel disastro totale, ebbene, anche la scelta d'un caminetto antico in luogo d'uno di moderna industriale produzione può dare il suo piccolo contributo a questa causa.
Perché, vi chiederete?
Ma perché un caminetto antico è fatto d'un marmo o d'una pietra che sono già state cavate, e non necessita quindi di materiali di nuova estrazione.. Le nostre Alpi Apuane, già così dissestate da millenni di cavazione, non hanno certo bisogno di altri sfregi, e così per tutte quelle situazioni estrattive in ogni parte del mondo, selvaggiamente (specie nei paesi cosiddetti "emergenti"..) deturpate nel loro aspetto e nella loro morfologia con le inevitabili idrogeologiche conseguenze.
Un altro punto "ecologico"a favore dell'antico caminetto sta nel fatto che i caminetti antichi venivano assemblati con materiali del tutto naturali (in particolare con gesso) e non con mastici plastici o siliconici come accade oggi. La loro scultura, poi, era del tutto manuale, e non produceva quei liquami di scarto che le moderne macchine sputano ad ogni pezzo e che poi, magari, ci ritroviamo gettate abusivamente in mare od in qualche cava dismessa dato l'alto costo del loro smaltimento di legge..
Meditate gente, meditate..