STAVO PER SCRIVERE COME QUESTO CAMINO SIA DEFINIBILE COME "RARISSIMO", MA MI SBAGLIAVO, IN EFFETTI, DETTO ESEMPLARE E' ANCOR PIU' CHE RARISSIMO, ESSO E', ASSOLUTAMENTE ED INCONFUTABILMENTE ... UNICO.
TRATTASI INFATTI DI UN INTROVABILE E DELIZIOSO "CHEMINEE BEBE' " D'EPOCA NAPOLEONE III OLTRE CHE D'ITALICA FINISSIMA SCULTURA. QUESTO ESEMPLARE E' STATO CHIARAMENTE ISPIRATO DA UN MODELLO LUIGI XVI CHE SI CHIAMA "LANGUETTE" (NOMIGNOLO AFFIBBIATOGLI PER VIA DELLA SIMIGLIANZA TRA I SUOI CAPITELLI E L'UMANA LINGUA.
Che cos'é uno cheminée bebé ?!
E' un camino costruito esclusivamente per adornare la camera da letto di un infante. E quindi sia perché l'infante era piccolo, sia perché la sua cameretta era piccola (per quell'epoca una camera da letto "piccola" aveva le misure di una nostra camera matrimoniale), anche il camino doveva essere, appunto, piccolo. COSA PER NOI (E SOPRATTUTTO PER I NOSTRI CLIENTI) MOLTO IMPORTANTE, VISTO CHE I NOSTRI MODERNI AMBIENTI SI SONO NEL TEMPO RISTRETTI E QUINDI I CAMINETTI CHE ERANO CONSIDERATI PICCOLI NELLA SECONDA META' DELL'OTTOCENTO, OGGI POSSONO ESSERE DEFINITI "GIUSTI" PER LE NOSTRE CAMERE.
In genere lo stile del camino Bebé dipendeva dal sesso dell'infante, se il sesso era femminile il camino veniva realizzato con le femminee (appunto..) forme di un esemplare barocco (Luigi XIV, Luigi XV o Reggenza), se invece si trattava d'un maschietto (come in questo caso), allora lo stile del caminetto volgeva al Neoclassico (Luigi XVI, Luigi Filippo, Impero etc..), tutte forme e linee dichiaratamente quanto sperabilmente virili.
Se il sesso non lo si conosceva per via che l'erede era ancora nello stato di nascituro, beh, in questo caso devo confessare di non aver una risposta da darvi, probabilmente si affidavano al Sentimento.. Oppure, più prosaicamente, il caminetto veniva commissionato dopo la nascita e scolpito mentre il fortunato Bebé era già a balia dalla sua nutrice..
E.. secondo voi, chi poteva permettersi un lusso del genere?
Beh, solamente i Berlusca dell'epoca o gli ottocenteschi Tronchetti della felicità (..quella di Afef) .
Detto camino ci proviene da un rifacimento d'un palazzotto patrizio vicino a Villefranche (zona Lione), é databile al periodo di metà Ottocento ed il suo stato di conservazione è più che buono (E' stato necessario solo qualche piccolo intervento di restauro in parti non scolpite e senza sostituzione di parti marmoree, in sostanza, un giorno o due di maquillage tra le mani del nostro mitico restauratore Massimo di nome e di fatto).
Il bello é che voi potrete acquistarlo oggi anche senza essere Paperon de Paperoni, così realizzando un sogno che difficilmente esce dal sonno per diventare realtà, quello di poter disporre di un caminetto che sia, al contempo, antico, lillipuziano quanto lo avreste voluto ed anche di finissima qualità scultorea.. Un trinomio generalmente impossibile a realizzarsi.
NOTE A LATERE: ECOLOGIA E CAMINI ANTICHI, UN BINOMIO ATTUALISSIMO.
Fateci caso, da qualche anno è tutto un aggiungere i prefissi “ECO” e “BIO” a qualunque prodotto, ed anche il caminetto non sfugge a questo pubblicitario inganno..…
Non vi do il nome della ditta perché altrimenti mi querelano, ma c’è addirittura un produttore di camini che ha tirato in ballo il caminetto di Geppetto (quello di Pinocchio, eh..) solo perché Geppetto fa rima con biocaminetto, scordandosi del fatto che il “vero” Geppetto era tanto povero, ma tanto povero che il fuoco l’aveva, in casa, sì, ma … dipinto sul muro !!
In verità i moderni caminetti (per lo più prodotti in Cina, in India od in Pakistan e poi commercializzati in Italia dopo averli finemente etichettati..) hanno ben poco di ecologico, dato che vengono prodotti attraverso l’uso di componenti chimici nella loro lavorazione (così si fa prima..), soprattutto nella lucidatura e nell’assemblaggio, col risultato della produzione di fanghi altamente tossici per l’uomo e per l’ambiente..
INCISO NUMERO 1: SECONDO VOI, IN CINA O POSTI SIMILARI (MA ANCHE IN ITALIA, CAMORRA DOCET..), QUEI FANGHI CHE FINE FANNO?!
Eppoi, e questo è un tasto triste, sappiamo tutti che in quei paesi, pur di risparmiare, schiavizzano anche i bambini per i lavori più tossici..
INCISO NUMERO 2: SECONDO VOI, IN BANGLADESH (MA POTREI SCRIVERE ALTRI CENTO PAESI DERELITTI..) C’E’ CONTROLLO SUL LAVORO MINORILE?!
E’ Ecologia anche questa, magari “Ecologia morale”, ma.. riflettiamoci, non è forse importante anche questa?!) Che fare, quindi?
Che possiamo fare noi di fronte a questa problematica?!
Beh, nel nostro piccolo, qualcosa possiamo fare, possiamo cercare di indirizzare tutti verso IL CAMINETTO CERTAMENTE PIU’ ECOLOGICO DI TUTTI, QUELLO ANTICO !
Un caminetto antico è fatto d'un marmo o d'una pietra che sono già state cavati, e non necessita quindi di materiali di nuova estrazione.. Le nostre Alpi Apuane, già così dissestate da millenni di cavazione, non hanno certo bisogno di altri sfregi, e questo vale anche per tutte le zone estrattive in ogni parte del mondo, oggi selvaggiamente (specie nei paesi cosiddetti "emergenti"..) deturpate nel loro aspetto e nella loro morfologia con le inevitabili idrogeologiche conseguenze.
Un altro punto "ecologico" a favore dell'antico caminetto sta nel fatto che i camini antichi venivano assemblati con materiali del tutto naturali (in particolare con gesso) e non con mastici plastici o siliconici come accade oggi. La loro scultura, poi, era del tutto manuale, e non produceva quei liquami di scarto che le moderne macchine ("PANTOGRAFI") sputano ad ogni pezzo e che poi, magari, ci ritroviamo gettate abusivamente in mare od in qualche cava dismessa dato l'alto costo del loro smaltimento di legge.. Insomma, si può certamente affermare che il caminetto antico E’ ECOLOGICO ED ERA ECOLOGICO anche al tempo della sua costruzione!
Ultima riflessione e poi non vi annoio più:
Se è vero che il rispetto dell’ambiente lo si può ottenere solo con una maggior cultura, ebbene ogni caminetto antico porta nelle sue forme e nelle sue vene un poco di cultura, al cui richiamo anche all’individuo più insensibile non potrà sfuggire..
Per voi sarà un investimento culturale ed economico, oltre che ambientale, mettere a casa propria un manufatto realmente artistico.
Salute (che è la cosa più importante..) a voi, Maurizio ed Enrico Dal Pezzo