IMMAGINO CHE VOI, NON APPENA LETTO L'AGGETTIVO "INTROVABILE" NEL TITOLO DI QUESTA SCHEDA, ABBIATE PENSATO ALLA SOLITA IPERBOLE DA VENDITORE DI MATERASSI, DI QUELLE CHE A FORZA DI ASCOLTARLE O LEGGERLE NON GLI SI DA NEANCHE PESO.
INVECE STAVOLTA VI SBAGLIATE PERCHE' IMBATTERSI IN UN CAMINETTO TUTTO SOMMATO "POVERO" (COME CERTAMENTE IL POMPADOUR PLAT E') VESTITO DI UNA STOFFA COSI' RICCA CORRISPONDE, ESATTAMENTE, AL VEDERE UN ADDETTO DELL'AUTOSPURGO INFILARSI IN UNA CONDOTTA FOGNARIA CON TACCHI A SPILLO ED UNA TUTA DI FINISSIMA ORGANZA RICAMATA.
In effetti, il nostro pur simpaticissimo Pompadour Plat (ho una venerazione per "lui", gli dedicherei un monumento perché con il suo costo contenuto ha avvicinato al piacere dell'antico caminetto anche persone non necessariamente ricchissime) è probabilmente il più "povero" (non stilisticamente PERCHE' LE SUE "LINEE" SONO UN POCO IL FONDAMENTO DEL BAROCCO OTTOCENTESCO ma "povero" per quanto riguarda il suo carico decorativo, i suoi "accessori", insomma) tra gli antichi caminetti.
Ma è così aggraziato e simpatico che può esser scelto anche da chi abbia la possibilità di comprare camini più importanti, da chi, insomma, non guardi solo allo sfarzo od al lusso ma, appunto, valuti preziose anche la modestia e la simpatia stilistica.
Nel nostro caso, chi ha commissionato questo specifico esemplare poteva permettersi di spendere qualcosa in più e per il caminetto Pompadour della sua camera nuziale ha preteso uno dei marmi più preziosi e raffinati, un Calacata Classico appartenente alla famiglia degli Statuari Carrara, la più nobile del globo terracqueo in ambito di Marmi.
STILISMO PARIGINO E LUNENSE SCULTURA (IL MIGLIOR MATRIMONIO ARTISTICO DEL GLOBO TERRACQUEO), EPOCA DI FINE OTTOCENTO, INVIDIABILE STATO DI CONSERVAZIONE.
ECOLOGIA ED ANTICHI CAMINETTI
Sul mio comodino ho un testo di quelli apparentemente "leggeri", od almeno così credevo che fosse, a giudicare dalla sua copertina e dal suo titolo: "Mao perchè sei morto" di Massimo Bucchi, più o meno da me considerato sinora un semplice "cartoonist".
Devo dire invece che anche questa lettura si è rivelata interessantissima, direi.. "fulminante" e poiché non posso qui riassumervela compiutamente, ho scelto tra tutte, una vignetta che vede raffigurato un prete al capezzale del morente.. Il prete sta chiedendo al morente se ha qualcosa di cui pentirsi e questo signore, con la generosità e la fermezza dei momenti importanti dipinta in volto, gli dice: "LASCIO A MIO FIGLIO IL CERINO ACCESO".
Come a dire: Di questo mondo abbiamo fatto una pattumiera, fisica e morale, e ce ne siamo pure accorti ma non abbiamo fatto nulla per metterci una pezza, questo è il mio peccato più grande e questo rende più grande il mio dolore ora che me ne vado e devo lasciare questa discarica a mio figlio, il quale dovrà, incolpevole, provvedere alla sua pulizia.
Che c'azzecca questo mio discorso con il commento d'un caminetto ottocentesco?
Beh, nella mia vita posso dire d'aver provato, sin dall'inizio della mia attività, a tener pulito questo mondo, infatti per ogni caminetto che io raccolgo, restauro e vendo, c'è un pezzo di montagna che non viene cavata e scarnificata.
So bene che non sia facile credermi sulla parola, ma io pensavo a queste cose anche quasi mezzo secolo fa, al mio primo muovere nel campo del recupero, confortato nel pensiero di un inevitabile e certo successo (come si è giustamente illusi a vent'anni !!) dal fatto che un caminetto antico è più "bello", più "vero", più "affascinante", più "artistico" e più "risparmioso" di uno nuovo, odorante di plastica, cere al silicone e mastici velenosi, il tutto condito in soffritto cinese!
Un poco ho avuto ragione, più o meno al 2-3-4 per cento delle antiche aspettative!
