Dovete sapere che quando, nel corso della progettazione della Reggia di Versailles si trattò di scegliere i marmi dei caminetti, Luigi XIV si rivolse alla moglie Maria Teresa la quale era piccola, ma tanto piccola che per baciarla si narra che gli fosse necessario farla salire su di uno sgabello.
Il Re Sole, anche se schifato per esser stato costretto da sua madre a sposare quella scimmietta piccola e pelosa, non poteva non chiedere alla moglie un parere sulle scelte più importanti riguardanti la loro casetta di campagna e quindi la apostrofò così: "Dimmi, Maria, che marmi sceglieresti per i nostri tanti caminetti?
Versailles nasce con 1260 caminetti, avete capito bene, milleduecentosessanta.
La borbonica Mariuccia, col fare stralunato di chi di camini non ne capisce nulla e nel suo linguaggio napolispanico, rispose così:
"Io son ispanola, che ne saccio dei marmi tuoi!?"
Bastarono quelle poche parole, al Re Sole, per avvertire il tanfo che usciva dalla bocca della sua consorte, povera di denti e ricca di carie a causa del suo vizio per la cioccolata.
Allora Luigi XIV, libero di far quello che gli pareva in fatto di scelte per i suoi camini, dopo essersi congedato dalla Mariuccia, si recò dalla favorita del momento, la splendida Louise de la Valliere, detta "bocca di rosa" (é vero, eh, non é mica una citazione da De André) per via delle sue piccolissime e carnosissime labbra che, quando si dischiudevano, mostravano una bianca corolla di denti al profumo di giglio.
Con lei disquisì per tutta una notte dei marmi più dolci e gradevoli del mondo conosciuto ed alla fine si convinse a privilegiare per i camini in bianco colore di Versailles una cava italiana, quella del sempre classico Bianco di Carrara appellato "Puro".
E così, ogni volta che Lui e la spagnola Mariuccia si godevano qualche pomeriggio in intimità di prammatica, il Re Sole guardava il purissimo Bianco Carrara del camino che aveva dinnanzi ed alla sua mente tornava il ricordo della notte trascorsa con La Valliere, dei suoi denti bianchi e profumati, di quella bocca rosa corallo, e poteva, per un momento, dimenticare la troppo vicina mogliera ispaniola.
Potenza d'un caminetto in Bianco Carrara!!
Vi racconto di questa storiella (in parte vera, in parte romanzata per necessità "didattiche") perché le cave da cui gli antichi scultori carrarini trassero la maggior parte dei camini in Bianco Carrara "Puro" (questo il suo nome primario) destinati a Versailles sono tutte esaurite ed ad oggi l'unica cava dalla quale esca ancora questa fantastica qualità di marmo si chiama "Cava Gioia" ed il marmo che ne esce viene definito dagli addetti ai lavori più giovani "Bianco Gioia" e non più "Bianco P". Dato che io non son più giovane, l'appello, come tutti i marmisti e gli scultori, diciamo così, maturi, "BIANCO P", questione d'affezione.
Vabbè, ora che abbiamo esaltato (giustamente, eh..) il suo marmo, veniamo a qualche caratteristica tecnico-estetica:
E' ovvio che questo camino, il cui disegno deriva dal più conosciuto modello Trois Coquilles, viene definito "AMÉLIORÉ" perché il modello paterno ha subito, appunto, dei miglioramenti, che qui elenchiamo:
1) Il più importante di questi miglioramenti é certamente la coppia dei cartigli sulla zoccolatura, scultura, questa, appannaggio nel 99% dei casi ai camini più (anche molto più) importanti;
2) Le tre conchiglie apposte al frontale non sono quelle più classiche e "semplici" ma sono scolpite (tutte e tre, non solo quella centrale) in modo decisamente più raffinato;
3) La conchiglia più grande, quella al centro del frontale, ha decorazioni fogliacee sia sopra che sotto, una sorta di scultorea cornice di grande bellezza ed "elevazione sociale" in ambito di antichi caminetti.
PERFETTE LE SUE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE, EPOCA NAPOLEONE III.
INFORMAZIONE STRETTAMENTE RISERVATA AL PUBBLICO FEMMINILE:
COME COMPRANO L'ABBIGLIAMENTO LE DONNE DEL TERZO MILLENNIO?!
Ve lo dico io:
Si preparano per mesi al primo giorno dei saldi, momento di estremo godimento che si rinnova ben quattro volte all'anno, esso può infatti esser primaverile, estivo, autunnale od invernale... In QUEL giorno la stagione non influisce sull'umore, QUEL giorno fa sempre un tempo fantastico! Intendiamoci, non è che le donne siano spinte ad acquistare ai SALDI in quanto costrette da restrizioni pecuniarie, ma soltanto nell'intento di riuscire ad arraffare tutto quello che riescono a tenere sulle braccia sino a raggiungere il delirio orgiastico della sensazione di avere fatto un affare Per raggiungere quel risultato sono disposte a tutto, anche a tirarsi i capelli l'un l'altra.. 'Magari quest'anno riesco anche a schiacciare le altre compratrici seriali senza sentirmi un po' in colpa mi ha confidato una volta una simpaticissima parente di mia moglie, femmina Botero patologica crociata dell'Outlet..
Per prima cosa, l'abbigliamento, mica puoi andare alle svendite ed avere capi complicati da togliere e rimettere, no? E così vestono con UN UNICO PEZZO, così le guerriere concorrenti le stracciamo sul tempo!! Assolutamente banditi, poi, orecchini, collante, braccialetti che possono soltanto ostacolare il movimento fluido della accaparratrice professionale..
Certo, uscire con i tacchi in modo che si è già pronte per l'aperitivo è fashion, però il tacco ostacola la lotta. Molto meglio una scarpa comoda che avvolga il piede, a prova di stiletto furioso (i tacchi delle concorrenti più esagitate) e con la suola in grip, per la migliore ripresa possibile.
Dopo l'abbigliamento, la specifica preparazione del corpo di guerra: IN QUEI MOMENTI non possono avere fame, avere sete, O NECESSITA' DI FARE PLIN PLIN. Durante i saldi, il corpo deve obbedire a loro e non il contrario. Una bottiglietta d'acqua è troppo pesante, un panino addentato al volo tra gli spacci di Malù e Carpi Kashmir potrebbe appesantirle e rallentarne le reazioni, la fila al bagno potrebbe costar loro l'ultimo paio di quel bolerino Gaudì a pois taglia 46. C'è tempo per tutto, DOPO.
PRIMA della tenzone, come atlete alle Olimpiadi, dosare proteine e carboidrati (un crampo in un camerino un metro per un metro mentre cercano di allacciarsi la cerniera dietro di quel fantastico tubino Liu Jo può essere fatale. C'è sempre qualcuno che quel tubino ve lo potrebbe sfilare fingendo di soccorrervi).
Come si comportano, queste donne virago, quando sono nel pieno dell'agone, quando calpestano il Sacro Suolo dell'Outlet il primo giorno di Guerra?!
Nessuna pietà. Durante la corsa ai saldi, non esiste amica, non esiste sorella, non esiste parente, madre o categoria protetta. Un solo momento di generosità, di educazione e zac! quel top di satin nero è andato, volato via, finito nelle mani di quella buzzicona brufolosa che lo metterà su jeans a vita bassissima (il tatuaggio metal va esibito, ha ragione anche lei). La vostra migliore amica, che in 30 anni di amicizia ha sfidato con e per voi le Sozze, le Gran Signore e le Catenare, che vi ha fatto conoscere il vostro maritino, accompagno all'altare compreso, potrebbe diventare la vostra peggiore nemica soltanto perché ha la vostra stessa taglia e il vostro stesso (crucifige!) numero di scarpe.
Importante: Non desistete. I saldi durano. E i prezzi continuano a calare. Passate due settimane e vi tireranno letteralmente dietro quella t-shirt con le borchiette che a prezzo pieno non avreste mai comprato. Inoltre, è scientifico: quello che a 50 euro vi solletica, a 29.99 diventa la vostra ragione di vita.
COME POTREBBERO QUESTE STESSE DONNE MIGLIORARE LE LORO PERFORMANCES D'ACQUISTO COSI' STRACCIANDO TUTTE LE LORO AMICHE, PARENTI E CONOSCENTI A VARIO TITOLO?!
Beh, è semplice come bere un bicchier d'acqua, ascoltatemi:
Vi basterà raggiungere una mattina il magazzino della Artis (se siete qui a leggermi vuol dire che state cercando un caminetto, no?! Mica vorrete farmi le corna andando da qualche mio concorrente, vero?! Nessuno vi ha a cuore come me, nessuno vi pensa tanto, sappiatelo!) indi fatevi servire da me per poi andare a pranzo in qualche fantastica bettola saporosa d'Emilia da me consigliata (mi danno una piccola provvigione per ogni coperto, in fondo, causa i prezzi troppo bassi che pratica la Artis, mi son ridotto a campar di simili espedienti..) ed infine, al pomeriggio, soddisfatti e ben satolli..
Al pomeriggio avrete a disposizione circa SETTANTA SPACCI tutti dedicati ai 'vestimenti, tutti nella zona di Carpi (a 13 km da noi, un tiro di schioppo, molti clienti ci debbono passare comunque per tornare a casa).
In fondo anche vostro marito, che magari sulle prime imbestialirà al sentire la vostra richiesta di visitare uno spaccio, alla fine sarà contento perché dopo aver risparmiato parecchi denari nella compera del caminetto alla Artis, ne risparmierà altri acquistando quanto gli/vi serve direttamente alla rivendita della vostra firma preferita. Se nonostante tutto il vostro Amato Bene tenta incautamente ed inutilmente di resistervi, portatelo allo spaccio di NAVIGARE (a pochi km dalla Artis in direzione Carpi, così siete già sulla direttrice autostrada per tornare a casa..) e comprategli un berrettino da vero (sic..) lupo di mare, del modello 'uomo che non deve chiedere mai, lui sarà contento e si metterà cheto..
Qui sotto allego due link nei quali troverete quei famosi SETTANTA SPACCI AZIENDALI con i periodi di apertura, gli orari, gli indirizzi ed altro che possa servirvi. Attraverso questi due siti potrete programmare prima della partenza quali di questi spacci siano giusti per voi. DI CERTO NON ESISTE IN TUTTA ITALIA UNA SIMILE CONCENTRAZIONE DI. IRRESISTIBILI IMPERDIBILI IRREPRIMIBILI GOLOSITA'.
http://www.carpifashionsystem.it/spacci/
http://www.spaccicarpi.it/
NOTIZIA DELL'ULTIMA ORA:
ANCHE BLUMARINE HA APERTO LO SPACCIO A CARPI (13 KM DA NOI), SPERO NON ME N'ABBIANO I MARITI, MICA E' COLPA MIA..