Se davvero v'interessa un caminetto in questo fascinoso e misterioso quanto prezioso marmo di cava chiusa (DA ALMENO UN SECOLO), vi chiedo lo sforzo di leggere questa scheda, da me tenuta il più stringata possibile..
NOTE SPECIFICHE SUL MARMO 'BRECCIA D'ALEPPO
(Notizie raccolte soprattutto presso il Museo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
Pietra ornamentale caratterizzata da un fondo di colore rosso vivo, contenente macchie (clasti) di colore giallo, rossastro, grigio o bruno, aventi forma angolosa e dimensioni assai variabili, da millimetriche a decimetriche.
Pare che la denominazione di Breccia d'Aleppo derivi dalla località di Alet, presso Aix-en-Provence in Francia, in passato ritenuta erroneamente il luogo di provenienza di questo litotipo. Gli scalpellini lo indicavano genericamente con la denominazione di Breccia antica. Provenienza Grecia, località Kiriès. Non si hanno notizie certe sul momento in cui la cavazione di detto marmo sia finita, personalmente la individuo tra la fine dell'ottocento (perché nel corso della mia vita tra gli antichi caminetti ho trovato più d'una volta esemplari riconducibili con certezza a quell'epoca) ed i primi del novecento (mai visto un antico camino novecentesco in Breccia d'Aleppo o Breche d'Alep come la chiamano i francesi, grandi utilizzatori e massimi estimatori di questo marmo).
VENIVA DALLA GRECIA, QUINDI, IL MARMO CON CUI E' STATO REALIZZATO QUESTO CAMINETTO... DALLA GRECIA UNA NAVE PORTAVA UN BLOCCO DI MARMO SINO AL PORTO DI CARRARA.. LI' VENIVA SCARICATO E POI, SU UN CARRO TRAINATO DA CAVALLI O MULI, PORTATO AL LABORATORIO DI SCULTURA CHE AVREBBE, CON QUEL MASSO E SEGUENDO I DISEGNI DI QUELL'ARCHITETTO PARIGINO COSI' PIGNOLO, IL PREZIOSO CAMINETTO CHE STATE OSSERVANDO..
I VARI PEZZI SCOLPITI VENIVANO POI BEN ALLOGGIATI IN CASSE DI LEGNO, ALLETTATTI CON PAGLIA, E RIMESSI SUL CARRO FUNZIONANTE A FORZA ANIMALE, DESTINAZIONE ANCORA IL PORTO DI CARRARA.. DI QUI UNA NAVE PORTAVA QUEI PEZZI AL PORTO FRANCESE PIU' VICINO AL LABORATORIO DELL'ARCHITETTO CHE IL CAMINETTO IN QUESTIONE AVEVA COMMISSIONATO..
ALTRO SCARICO, QUALCHE CENTINAIO DI KM SU UN ALTRO CARRO (AVETE UN'IDEA DEL TEMPO, DELLE FATICHE E DEI COSTI CHE TUTTO CIO' COMPORTAVA?!) E FINALMENTE I VARI PEZZI CHE COMPONEVANO QUEL CAMINETTO VENIVANO IN QUEL LABORATORIO MONTATI TRAMITE "INTERIORA" IN PIETRA REFRATTARIA NATURALE O LATERIZIO ( LE INTERIORA SAREBBERO LA STRUTTURA DEL CAMINETTTO..), IL TUTTO UNITO ATTRAVERSO L'UNICO MASTICE DELL'ANTICHITA', IL GESSO.
MA IL VIAGGIO DI QUESTI GRECI MARMI NON ERA ANCORA FINITO, IL CAMINETTO, INFATTI, DOVEVA RAGGIUINGERE IL CLIENTE CHE LO AVEVA ACQUISTATO (A PARIGI, BRUXELLES O TORINO, CHISSA' MAI..), ED ESSER MESSO A DIMORA NELLA CASA IN CUI NOI LO ABBIAMO POI TROVATO..
TUTTO QUANTO IO PEDISSEQUAMENTE (E MAGARI ANCHE NOIOSAMENTE..) VI HO RACCONTATO SERVE A FARVI CAPIRE UN POCO LA SUA STORIA, I COSTI E LE FATICHE ATTRAVERSO LE QUALI SI E' GIUNTI, NELL'OTTOCENTO, A FAR D'UN LONTANISSIMO "PEZZO DI PIETRA" UNA PICCOLA OPERA ARTISTICA, CHE ORA PUO' ESSER VOSTRA PER UN MILLESIMO DEI COSTI E DELLE FATICHE SOPRA ENUMERATE..
SENZA CONTARE IL FATTO CHE LE SUE PIETRE HANNO UN VALORE INTRINSECO NOTEVOLE (E SEMPRE PIU' IN AUMENTO..) TRATTANDOSI D'UN MARMO LA CUI CAVAZIONE E' FINITA PIU' D'UN SECOLO FA..
PROVENIENZA PARIGINA, OTTIME CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE, SCULTURA DELLA SECONDA META' DELL'OTTOCENTO.
SERVIZIO “NAVETTA” PER CHI PENSA DI ESSER TROPPO LONTANO PER GIUNGERE SINO A NOI.
La nostra mostra è a 10 minuti d’auto dalla Stazione Ferroviaria ad alta velocità MEDIOPADANA.
Fantastico, verrebbe di dire.. In affetti, in due ore e mezza si può arrivare a noi partendo da Roma Termini, in 50 minuti (ed evitando il mefitico caos delle strade milanesi) da Milano, in un’ora e 40 da Torino etc.. Ci si legge un buon libro, ci si rilassa un poco, tutto bello, no?!
Tutto bellissimo (anche la stazione, affascinante opera d'arte moderna dell'arch. Calatrava) peccato che per poter salire sul primo taxi disponibile si perda un sacco di tempo all’andata ed un’altro sacco al ritorno.. Non si può aver tutto al mondo, l’Italia è il più bel posto del mondo e noi siamo felici di viverci, però..
Così, ormai da qualche anno, i clienti che decidono di venire a trovarci in treno, li aspettiamo all’uscita principale ed ovviamente li riaccompagniamo al termine della loro visita. Qualcuno s’imbarazza, non vorrebbe essere influenzato all’acquisto per via di questa nostra “gentilezza imposta” ed io posso capire questa sensazione. Per questo vorrei sgombrare il campo da questa perplessità: E’ fisiologico che più della metà dei clienti non compri sul momento. Tra marito e moglie non c’è accordo (forse non solo sul camino..), hanno trovato l’esemplare giusto ma ci può essere un problema di misure oppure intendono avere il placet dall’architetto su quel particolare colore etc.. etc… Di questa parte di clienti non acquirenti alla prima visita, un buon numero richiama qualche tempo dopo confermando, telefonicamente o tramite email con fotografie allegate, uno dei camini selezionati. Un’altra parte ritorna una seconda volta, la quale in genere è quella buona. Pochissimi sono gli “INCONTENTABILI” (dai caroselli anni ’60, ricordate?), coloro che non si faranno più vivi, ma proprio pochissimi. Tutta questa filippica per comunicare a chi leggerà queste righe come si possa accettare senza imbarazzo un servizio che a noi costa praticamente nulla mentre solleva il nostro possibile cliente da arrabbiature e perdite di tempo che in un momento che dovrebbe esser felice, proprio sarebbero fuori luogo.