CAMINETTO IMPERO D'EPOCA (quindi siamo ai primi anni dell'Ottocento) IN OTTIME CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE, PROVENIENZA PARIGI, MODELLO TANTO CLASSICO QUANTO INTROVABILE, SPECIALMENTE SE SCOLPITO NEL MARMO NERO PIU’ PREZIOSO ED AFFASCINANTE DEL GLOBO TERRAQUEO.
E' in Nero del Belgio, tra i marmi di questo colore il più nobile, certamente il più apprezzato e richiesto (anche perché la cava si sta esaurendo, i prezzi sono impazziti, partiti per una tangente che non si sa dove li porterà, e quando una cosa costa ESAGERATAMENTE le donne e gli architetti se ne innamorano perdutamente).
Siamo in periodo Impero, siamo nel momento in cui rinasce e rinvigorisce la Grandeur Francese, periodo nel quale era inevitabile dar la preferenza a marmi autoctoni, cioè di cavazione francese ed il Belgio era stato da pochi anni conquistato, quindi la cava che produceva il più affascinante marmo nero del modo era…francese..
Ma vi era un altro e contingente motivo: Come voi saprete (se non lo sapete è perché non avete letto OGNI parte del mio sito e per questo sarete puniti..), la stragrande parte dei camini (perlomeno di quelli ottocenteschi) era realizzata in Italia.. I francesi non avevano scuole di scultura, noi le avevamo (fondate dai romani più di duemila anni fa).
Noi potevamo gloriarci di Pietrasanta, Carrara, di tutta la Lunigiana, un enorme Patrimonio artistico ed artigianale posto ai piedi delle Alpi Apuane al quale i furbi committenti francesi attingevano a piene mani e pagando due lire lavori di scultura eccelsi.. INSOMMA, NOI ITALIANI CREDIAMO D'ESSER TANTO FURBI MENTRE, NE' PIU' NE' MENO, ERAVAMO I LORO.... CINESI!!!.
Ma sto deviando, torniamo quindi al discorso principale: Questo camino, per via della sua voluta linearità, non aveva bisogno di un Cellini o di un Michelangiolo per esser realizzato, bastava lo scultore francese, e così capitava spesso che questo particolare modello Impero venisse prodotto in Francia, in questo caso specifico nel Belgio ormai provincia francese.
ULTIMA NOTA: Questo caminetto è "piccolo" (almeno per l'epoca in cui è stato scolpito) in quanto a suo tempo era situato in una camera da letto...
Mi piace far notare come, sino al periodo Impero, nelle camere da letto i caminetti li mettevano solo i nobili od i Paperon de Paperoni, mentre proprio in quei primi anni dell'Ottocento la borghesia (quella europea, in Italia l’avvento della borghesia tarderà all’incirca un altro secolo) si affacci sul balcone di una nuova ricchezza e possa quindi permettersi anch'essa certi "must" sino a qualche anno prima riservati a pochi eletti.
SERVIZIO “NAVETTA” PER CHI PENSA DI ESSER TROPPO LONTANO PER GIUNGERE SINO A NOI.
La nostra mostra è a 10 minuti d’auto dalla Stazione Ferroviaria ad alta velocità MEDIOPADANA.
Fantastico, verrebbe di dire.. In affetti, in due ore e mezza si può arrivare a noi partendo da Roma Termini, in 50 minuti (ed evitando il mefitico caos delle strade milanesi) da Milano, in un’ora e 40 da Torino etc.. Ci si legge qualche pagina d’un buon libro, ci si rilassa un poco, tutto bello, no?!
Tutto bellissimo, anche la stazione, affascinante opera d'arte moderna dell'arch. Calatrava, peccato che per poter salire sul primo taxi disponibile si perda almeno un’ora all’andata ed un’altra ora al ritorno.. Non si può aver tutto al mondo, l’Italia è il più bel posto del mondo e noi siamo felici di viverci, però..
Così, ormai da qualche anno, i clienti che decidono di venire a trovarci in treno, li aspettiamo all’uscita principale della Stazione ed ovviamente li riaccompagniamo al termine della loro visita. Qualcuno s’imbarazza, non vorrebbe essere influenzato all’acquisto per via di questa nostra “gentilezza imposta” ed io posso capire questa sensazione. Per questo vorrei sgombrare il campo da questa perplessità: E’ fisiologico che una parte dei clienti non compri sul momento. Tra marito e moglie non c’è accordo (forse non solo sul camino..), hanno trovato l’esemplare giusto ma ci può essere un problema di misure oppure intendono avere il placet dall’architetto su quel particolare colore etc.. etc… Di questa parte di clienti non acquirenti alla prima visita, la quasi totalità richiama qualche tempo dopo confermando, telefonicamente o tramite email con fotografie allegate, uno dei camini selezionati. Un’altra parte ritorna una seconda volta, la quale in genere è quella buona. Pochissimi sono gli “INCONTENTABILI” (dai caroselli anni ’60, ricordate?), coloro che non si faranno più vivi, ma proprio pochissimi. Tutta questa filippica per comunicare a chi leggerà queste righe come si possa accettare senza imbarazzo un servizio che a noi costa praticamente nulla mentre solleva il nostro possibile cliente da arrabbiature e perdite di tempo che in un momento che dovrebbe esser felice, proprio sarebbero fuori luogo.