Questo particolare modello della grande famiglia dei "Larcher" é quello che, a suo tempo, ha avuto il maggior successo.
Sarà che i bambini sono un soggetto piacevole, sarà che detti bambini stanno giocando, scaldandosi e divertendosi al tepore d'un fuocherello, sarà quel che sarà, ma è certo che, nel campionato dei caminetti in ghisa d'arte, lo scudetto del gradimento é stato vinto da questo esemplare della grande ed importante famiglia Larcher.
Tra l'altro, questo modello é tra i pochissimi che reca la firma ("L. Larcher Paris") del più importante dei figli del capostipite Larcher, già da ragazzo ottimo scultore.
Altra cosa interessante, il fatto che questo camino abbia un pianale in marmo (rigorosamente Noir Marquinia", provenienza basca e pirenaica, mai un parigino come Larcher avrebbe acquistato, per i suoi caminetti, del marmo Nero del Belgio dai suoi odiati cugini..) ci induce a pensare che questo camino sia stato fuso negli ultimi 10 anni dell'Ottocento. In quel periodo iniziale, infatti, i camini in ghisa erano una novità forse troppo "forte", forse troppo lontana dai gusti e dalle abitudini di quel periodo, e così, i primi camini in ghisa venivano dotati d'un pianale in marmo, affinché l'abitudine dei francesi di riempire quel marmoreo pianale di orologi, statuette, immagini, fiori (e chi più ne ha più ne metta), almeno quella, non venisse interrotta o snaturata da un "volgare" pianale di ghisa.
Mi sembra giusto anche fare un discorso "economico":
Il prezzo di questo caminetto, peraltro di grande e non più superata qualità di fusione, corrisponde, più o meno, al costo del solo controcuore.. Volendo esser volgari, potremmo dire "Il camino é gratis!!". Ma sarebbe una bugia, nessuno regala, diciamo che noi, in questo caso, "ci accontentiamo".
