TRA LIBERTY E DECO', RARISSIMO ESEMPLARE DI CAMINETTO SOSPESO, EPOCA 1925-340, SCOLPITO IN MARMO DI LUNEL, PROVENIENZA CANNES, PERFETTA CONSERVAZIONE.
Quante cose ci sarebbero da dire su questo introvabile caminetto (che forse sarebbe più giusto chiamare "cornice per focolare"), e tutte mi vengono alla mente insieme, in una strana eccitazione che sempre mi prende quando ho tra le mani "qualcosa" di davvero raro, ed interessante, come rari e sempre interessanti sono i caminetti "sospesi"..
Facciamo così, vi scrivo qui sotto, senza alcun ordine d'importanza (ammesso che ne esista uno.. per me tutte le cose che ho da dirvi sono importanti..) quanto è di mia conoscenza riguardo questo originale e sfizioso esemplare:
1) Viene da una casa Deco' di Cannes, luogo in cui, forse perché ci si andava in vacanza, sarà parso più "facile" al committente, lasciarsi andare all'avventura stilistica d'un caminetto sospeso.. Eh, già, serviva un certo coraggio per una scelta così (felicemente) azzardata.. E quando si è in vacanza, capita anche a noi poveri mortali che la casa a Cannes non possediamo, di sentirci più liberi, coraggiosi, e disposti a qualche "sciocchezza".. O no?!
2) E', sicuramente, quello che si definisce "un pezzo unico".. A quell'epoca, infatti, era il progettista della casa a disegnare anche i caminetti che lì sarebbero stati contenuti.. Eppoi, nessun produttore di caminetti avrebbe mai costruito in serie un camino di tanto difficile vendita, meglio stare sul più commerciale classico.
3) Ai lati dell'ovale, che risultano nel classico color "corda" del marmo di Lunel, voi vedete quei "triangoli" in altro colore.. Ebbene, la differenza di colore è data solo dalla diversa finitura dello stesso marmo.. Nell'ovale e nei cartigli decorativi il marmo è stato lucidato (ed ha una gran bella patina..), mentre nelle parti piane (i "triangoli") le superfici marmoree sono state "martellinate", affinché giungessero ad un colore diverso e più chiaro.. Si voleva, insomma, far risaltare la parte scolpita (e più importante) rispetto alla parte di fondo, riservata più che altro alla pratica messa in opera del caminetto stesso. E' in queste quattro parti laterali, infatti, che sono situati i fori di attacco al muro...
I chiodi non c'erano, ma certamente erano del tipo "a luna piena", cioè con superficie liscia ed arrotondata... sarà il vostro gusto, o quello del vostro architetto, a scegliere come "chiodare" questo oggetto d'arte... Cappella del chiodo brunita?! Dorata? Bronzea? Dipenderà da voi, o dall'abbinamento con altri vostri arredi o particolari d'arredo..
4) Stilisticamente potremmo definire questo caminetto come appartenente all'Art Nouveau, categoria più vasta che unisce sia il Liberty che il Deco', una sorta di "larghe intese" più prolifica e soddisfacente di quanto accada in campo politico, in specie se italiano..
ULTIMA NOTA "TECNICA":
QUESTO SPECIFICO ESEMPLARE ERA MONTATO NEL SUO SENSO ORIZZONTALE (LARGHEZZA 96), MA NULLA VIETA, ESSENDO QUESTO OGGETTO "REVERSE", CHE POSSA ESSER MONTATO NEL SUO SENSO PIU' CORTO (CM 84). PERFETTA LA SUA CONSERVAZIONE.
NOTE IN CALCE: ECOLOGIA ED ANTICHI CAMINETTI
Sul mio comodino ho un testo di quelli apparentemente "leggeri", od almeno così credevo che fosse, a giudicare dalla sua copertina e dal suo titolo: "Mao perchè sei morto" di Massimo Bucchi, più o meno da me considerato sinora un semplice "cartoonist".
Devo dire invece che anche questa lettura si è rivelata interessantissima, direi.. "fulminante" e poiché non posso qui riassumervela compiutamente, ho scelto tra tutte, una vignetta che vede raffigurato un prete al capezzale del morente.. Il prete sta chiedendo al morente se ha qualcosa di cui pentirsi e questo signore, con la generosità e la fermezza dei momenti importanti dipinta in volto, gli dice: "LASCIO A MIO FIGLIO IL CERINO ACCESO".
Come a dire: Di questo mondo abbiamo fatto una pattumiera, fisica e morale, e ce ne siamo pure accorti ma non abbiamo fatto nulla per metterci una pezza, questo è il mio peccato più grande e questo rende più grande il mio dolore ora che me ne vado e devo lasciare questa discarica a mio figlio, il quale dovrà, incolpevole, provvedere alla sua pulizia.
Che c'azzecca questo mio discorso con il commento d'un caminetto ottocentesco?
Beh, nella mia vita posso dire d'aver provato, sin dall'inizio della mia attività, a tener pulito questo mondo, infatti per ogni caminetto che io raccolgo, restauro e vendo, c'è un pezzo di montagna che non viene cavata e scarnificata...
So bene che non sia facile credermi sulla parola, ma io pensavo a queste cose anche quasi mezzo secolo fa, al mio primo muovere nel campo del recupero, confortato nel pensiero di un inevitabile e certo successo (come si è giustamente illusi a vent'anni !!!) dal fatto che un caminetto antico è più "bello", più "vero", più "affascinante", più "artistico" e più "risparmioso" di uno nuovo, odorante di plastica ed acidi...
Un poco ho avuto ragione, più o meno alL'1 PER CENTO delle antiche aspettative!