Quanto sei bello, e snello, caldo ed elegante, mio caminetto d'un tempo lontanissimo, pari un marziano e non un caminetto...
E come sei stato disegnato bene, caminetto mio, da un architetto che evidentemente conosceva le giuste linee e le giuste proporzioni di quello stile Transizione (o Reggenza che dir si voglia).. T'avesse disegnato un architetto moderno saresti risultato una ciofega.. Ed invece, quasi un secolo prima che l'unità d'Italia avesse a venire, si vede che gli architetti studiavano gli stili, mica scioperavano cotidie o saltavano gli studi per andare a giocare a carte in bar come tanti che ho conosciuto io, quelli, studiavano !!
Ed é proprio perché a volte, come in questo caso, non servono tante parole, che io non mi cruccio di proporti per il tramite di queste povere (ma comunque fascinosissime..) immagini, non ne ho di migliori, ma son certo che basteranno a metterti in contatto con le persone sensibili al bello ed all'autentico.
Se poi i nostri clienti avessero coscienza della tua rarità, se davvero potessero comprendere come i caminetti del '700 ormai si trovano quasi esclusivamente presso i falsari, beh, una volta visto il miserabile prezzo cui ti stiamo svendendo, accorrerebbero timorosi di giunger tardi.
PERIODO FINE SETTECENTO/PRIMI OTTOCENTO, RITROVAMENTO PARIGINO, DISEGNO/PROGETTO PARIGINO MA LA SUA SCULTURA E' OPERA DI MANI BASCHE IN TERRITORIO BORGOGNINO.. CHE STRANA STORIA, LA SUA, PROVERO' A SCRIVERLA PER VOI CHE MI LEGGETE:
1) Il suo disegno/progetto, come ho scritto sopra, é opera di un architetto parigino, il quale aveva sensibilità ed amore per i camini, altrimenti la sua matita non sarebbe stata così dolce ea azzeccata.;
2) Ma poi c'ero il problema di scolpirlo ed i francesi non avevano gli scultori idonei, quei pochi che avrebbero potuto eseguire lvori simili costavano troppo e così le Maison d'Arts si servivano degli scultori baschi, i quali costavano poco, attraversavano i Pirenei e giungevano sino in Borgogna (lì erano le cave di questa fantasticae raffinata pietra) per rimanervi per tutta la stagione, da aprile a settembre essi lavoravano all'aperto, ai fianchi delle cave stesse;
3) Le varie parti del camino (nel caso del nostro sono quattro, due gambe, un frontale ed un pianale) venivano poi portate alla Maison committente la quale provvedeva al montaggio di questa parti presso l'abitazione del loro cliente..
Per tanto tempo questi camini sono stati realizzati quasi esclusivamente per la clientela parigina, tanto che venivano appellati "Parisienne", ma poi, a far data dal dopoguerra, ebbero una grande diffusione nella "Bassa Francia" (per lo più in Costa Azzurra), tanto che presero anche il nome di "Provenzale".
Non se ne trovano più e questo un poco mi spiace perché personalmente io ne sono un grande estimatore, li trovo eleganti, caldi, "morbidi", come dire, quasi amicali. Insomma, non potendo far ingelosire tutti gli altri caminetti del nostro magazzeno, mi limiterò a dire che questi "Provenzali" a me sono molro.. SIMPATICI.
SERVIZIO “NAVETTA” PER CHI PENSA DI ESSER TROPPO LONTANO PER GIUNGERE SINO A NOI.
La nostra mostra è a 10 minuti d’auto dalla Stazione Ferroviaria ad alta velocità MEDIOPADANA.
Fantastico, verrebbe di dire.. In affetti, in due ore e mezza si può arrivare a noi partendo da Roma Termini, in 50 minuti (ed evitando il mefitico caos delle strade milanesi) da Milano, in un’ora e 40 da Torino etc.. Ci si legge un buon libro, ci si rilassa un poco, tutto bello, no?!
Tutto bellissimo (anche la stazione, affascinante opera d'arte moderna dell'arch. Calatrava) peccato che per poter salire sul primo taxi disponibile si perda almeno un’ora all’andata ed un’altra ora al ritorno.. Non si può aver tutto al mondo, l’Italia è il più bel posto del mondo e noi siamo felici di viverci, però..
Così, ormai da qualche anno, i clienti che decidono di venire a trovarci in treno, li aspettiamo all’uscita principale ed ovviamente li riaccompagniamo al termine della loro visita. Qualcuno s’imbarazza, non vorrebbe essere influenzato all’acquisto per via di questa nostra “gentilezza imposta” ed io posso capire questa sensazione. Per questo vorrei sgombrare il campo da questa perplessità: E’ fisiologico che più della metà dei clienti non compri sul momento. Tra marito e moglie non c’è accordo (forse non solo sul camino..), hanno trovato l’esemplare giusto ma ci può essere un problema di misure oppure intendono avere il placet dall’architetto su quel particolare colore etc.. etc… Di questa parte di clienti non acquirenti alla prima visita, un buon numero richiama qualche tempo dopo confermando, telefonicamente o tramite email con fotografie allegate, uno dei camini selezionati. Un’altra parte ritorna una seconda volta, la quale in genere è quella buona. Pochissimi sono gli “INCONTENTABILI” (dai caroselli anni ’60, ricordate?), coloro che non si faranno più vivi, ma proprio pochissimi. Tutta questa filippica per comunicare a chi leggerà queste righe come si possa accettare senza imbarazzo un servizio che a noi costa praticamente nulla mentre solleva il nostro possibile cliente da arrabbiature e perdite di tempo che in un momento che dovrebbe esser felice, proprio sarebbero fuori luogo.
