Ora l'abbiamo in buona parte MANUALMENTE sverniciato e sulle sue superfici abbiamo volutamente lasciato alcune zone con queste poetiche pitturazioni. Ovviamente prima della consegna ed in sede di restauro completeremo la sverniciatura in tutte le sue parti.
Affinchè possa essere eliminato il 100% di queste tracce, servirebbe una "bella" (si fa per dire) SABBIATURA, ma questa operazione, signori miei, NOI NON LA FAREMO MAI.
PIUTTOSTO RINUNCIAMO ALLA VENDITA.
In ogni caso, a me non chiedetemelo, potrei (a seconda della luna di quel giorno) trattarvi male e mandarvi a comprar camini da Aiazzone.
Ma perché gli antichi verniciavano (prassi in voga sino al 1920-30 circa) i caminetti in pietra?! Forse per questioni di estetica?! Macché.. Dovete sapere (ma molti di voi lo sanno già..) che nell'antichità una "semplice" influenza poteva mietere milioni di vittime (pensate alla "Spagnola", che imperversò in Europa dal 1917 al 1920 facendo circa 20 milioni di vittime..), e poiché i nostri progenitori pensavano che il "microbo" di queste pestilenze si annidasse nei pori della pietra, ecco che, pitturando le superfici del loro caminetto in pietra, i nostri nonni pensavano di disinfettarlo..
In Italia si usava per lo più la calce (ovviamente dispensata anche sulle pareti della abitazione), in Francia, invece e ritenendosi più eleganti di noi, preferivano usare vernici di varia colorazione... Rosso, marrone, blu, nero ed azzurro erano gli strati da noi trovati sotto l'ultimo, un "biancosporco" lucido..
CAMINETTO LUIGI XVI D'EPOCA (IL CHE SIGNIFICA CHE LA SUA DATA DI NASCITA E' NELL'ULTIMO QUARTO DEL SETTECENTO) IN PIERRE DORE' DU BEAUJOLAIS, BUONA CONSERVAZIONE GENERALE (SARA' NECESSARIO SOLO UN RESTAURO AL TRAVE SUPERIORE, RESTAURO CHE SARA' EFFETTUATO SENZA SOSTITUZIONI DI PARTI IN PIETRA), PROVENIENZA PROVENZA (COSTA AZZURRA).
CONSIGLIO N° 64 AI MARITI DI ACCOMPAGNO:
Marisa (vostra moglie) e Mario (voi), state aggirandovi nel magazzeno della Artis da ormai un’oretta (ndr: quindi molto oltre le possibilità di resistenza del Mario, il quale può resistere tre ore filate davanti al televisore che manda in onda una partita, anche noiosissima, della Juve, ma dopo venti minuti di “negozio con moglie” è esausto e sta pensando che forse farebbe meglio a chiedere il divorzio..) ed ecco che Marisa sbotta con un “Ascolta, Mario, tra questo camino Bleu Turquin e quello in Bianco Carrara, TU, che preferisci?!” (stava per dire “Tu, che preferiresti?”, ben sapendo che il Mario non ha alcuna possibilità di scelta, ma rapida di mente come solo le femmine sono, decide di non offendere la propria scalcinata metà e di fargli credere che la sua sia una effettiva richiesta di parere).
Mario sente un brivido freddo percorrergli la schiena… “Quello che vuoi tu, tesoro…” balbetta invece di ricercare una risposta che abbia un qualche senso logico…
“Scusa, Mario, ma tu preferisci quello turchino o quello bianco?”
Mario strabuzza gli occhi alla disperata ricerca di una rapida e consistente risposta (la quale, come era accaduto prima, non gli viene neanche a morire..) e dopo qualche interminabile secondo e con fare evidentemente nervoso risponde alla Marisa con un (scelta del tutto casuale e detta senza alcuna convinzione) “…Quello bianco…”.
“Perché?! Cosa c’è che non va in quello turchino?! È l’immediata e rimproverante risposta della dolce sua metà..
Allora il Mario, in un riflesso (pallido, eh..) di residua virilità, risponde alla virago al suo fianco con un.. “Ma se non volevi la mia opinione, perché me l’hai chiesta?!
E TUTTO VA IN MALORA, DI CERTO LA SERATA NON SI CONCLUDERA’ POSITIVAMENTE PER IL MARIO, IL QUALE, INVECE, AVREBBE DOVUTO COMPORTARSI COME DA COPIONE QUI SOTTO, CIOE’ ANDANDO ALL’ATTACCO:
Marisa: “Ascolta, Mario, tra questo camino Bleu Turquin e quello in Bianco Carrara, TU, che preferisci?!”
Mario: “ Tu hai già un’idea, cara?”
Marisa (è presa alla sprovvista, si aspettava la solita inutile quanto casuale preferenza del suo maschietto ed invece viene costretta essa stessa a dare una risposta..): “Ma sì, un’idea ce l’avrei.. Quello turchino si prende bene con le tende che abbiamo in sala ed anche col copridivano di Caleffi che devo ancora spianare, il quale ha i bordi in un velluto dello stesso tono..”
Mario (con affondo conclusivo alla D’Artagnan): “Ottima scelta!! Sarà fantastica la nostra sala con quel caminetto! Mi piaceva anche prima, questo camino, ma adesso che mi hai spiegato questi abbinamenti, mi par d’essermene innamorato!”
QUESTA VERSIONE DI MARIO, STATENE CERTI, PASSERA’ UNA SERATA MERAVIGLIOSA, CON CERTEZZA DI DOPOCENA COME DA TEMPO NON GLI CAPITAVA..