Camino antico Barocco "Trois Coquilles" di importanti dimensioni, scolpito in marmo Bianco di Carrara. Un grande classico, dal fascino intramontabile. Questo caminetto in marmo è stato da noi recuperato a Parigi, mentre la scultura è stata realizzata in Italia (Lunigiana) nella seconda metà dell'Ottocento, epoca Napoleone III. Il camino è in marmo bianco di Carrara "P" (marmo appellato anche "Bianco Gioia" dal nome dell'ultima cava rimasta) ed in perfette condizioni strutturali e di patina.
CONSIDERAZIONE "TECNICO-ESTETICA":
La cosa che di questo esemplare più mi ha colpito (ed anche mi ha portato a comprarlo) é la giusta (meglio sarebbe scrivere PERFETTA) proporzione tra le sue misure in larghezza ed altezza. La maggior parte dei camini antichi di questa famiglia ha misure in larghezza inferiori ai cm 110 (diciamo quasi tutti sono alti dai 105 ai 108 cm..) il che rende un poco tozzi gli esemplari più larghi. Il nostro caminetto, invece, con la sua decisa altezza di cm 115, ha un bel rapporto tra queste sue fisiche misure, il che significa maggior gradevolezza ed in definitiva, maggior Bellezza. Se Alessandro Gasmann che, VADO AD OCCHIO EH, sarà alto circa190 cm fosse alto un metro e settanta, beh, son sicuro che alla Donna (che poi é la stessa che decide l'acquisto od il rifiuto di un antico camino in quanto MOLTO PIU' consapevole del maschietto riguardo le regole d'eleganza) piacerebbe meno, MOLTO MENO...
ECOLOGIA ED ANTICHI CAMINETTI
Sul mio comodino ho un testo di quelli apparentemente "leggeri", od almeno così credevo che fosse, a giudicare dalla sua copertina e dal suo titolo: "Mao perchè sei morto" di Massimo Bucchi, più o meno da me considerato sinora un semplice "cartoonist".
Devo dire invece che questa lettura, imperniata sal tema ecologico, si è rivelata interessantissima, anzi.. fulminante*** e poiché non posso qui riassumervela compiutamente, ho scelto tra tutte, una vignetta che vede raffigurato un prete al capezzale del morente.. Il prete sta chiedendo al morente se ha qualcosa di cui pentirsi e questo signore, con la generosità e la fermezza dei momenti importanti dipinta in volto, gli dice: "LASCIO A MIO FIGLIO IL CERINO ACCESO".
Come a dire: Di questo mondo abbiamo fatto una pattumiera, fisica e morale, ne siamo coscienti ma non facciamo nulla per metterci una pezza, questo è il mio peccato più grande, questo rende più grande il mio dolore ora che me ne vado lasciando questa discarica a mio figlio, il quale dovrà, incolpevole, provvedere alla sua pulizia.
Che c'azzecca questo mio discorso con il commento d'un caminetto ottocentesco?
CHE C'AZZECCA QUESTO MIO DISCORSO CON IL COMMENTO D'UN CAMINO OTTOCENTESCO?
Beh, nella mia vita posso dire d'aver provato a tener pulito questo mondo, infatti per ogni caminetto che io raccolgo, restauro e vendo, c'è un pezzo di montagna che non viene cavata e scarnificata...
So bene che non sia facile credermi sulla parola, ma io pensavo a queste cose anche quasi mezzo secolo fa, al mio primo muovere nel campo del recupero, confortato nel pensiero di un inevitabile e certo successo (come si è giustamente illusi a vent'anni !!!) dal fatto che un caminetto antico è più "bello", più "vero", più "affascinante", più "artistico" e più "risparmioso" di uno nuovo, innaturalmente lucido oltre che odorante di tornio e di acidi...
***Mai aggettivo fu più giusto, visto che nel dialetto della Bassa Modenese (regione nella quale io son felicemente nato e cresciuto), il termine "Fulminant" significava "Fiammifero". "Ghet un fulminant?!" chiedeva all'amico chi era senza un fiammifero per accendere il suo sigaro "toscano".