INDISPENSABILE PREMESSA:
Tra qualche riga inizierò il mio commento a questo delizioso e SANISSIMO caminetto Pompadour. Anzi, baserò le mie note proprio sulla sua ECCEZIONALE CONDIZIONE DI SALUTE.
Però so già che qualche persona interessata a questo esemplare, mi chiederà COME MAI esso costi almeno 1000 (mille) € in meno di suoi confratelli anch'essi qui pubblicati.. DOVE STA L'INGHIPPO?!
PREMETTO E PRECISO QUINDI SUBITO QUANTO SEGUE:
Dovete sapere che il marmo Bianco Carrara contiene ossidi minerali, in particolare di ferro e zolfo, come del resto capita a tutti i marmi apuani. E' quindi naturale che qualche risalita di questi ossidi, dovuta alla microumidità dell'aria, possa creare leggeri aloni alle sue superfici.Essa è, tra l'altro, la prova provata dell'autenticità del camino stesso, dato che le risalite di zolfo e ferro impiegano DECINE E DECINE DI ANNI, SE NON SECOLI, per risalire in superficie.
UNA CURIOSITA': Quegli aloni (ed in quantità ben più rilevanti rispetto al nostro caso) son risaliti anche nella statua più importante al mondo, la più adorata ed amata, la Pietà di Michelangelo Buonarroti. In quel caso, i restauratori del l'Opificio delle Pietre Dure (sedi a Firenze eRoma), l'Ente che provvede ai restauri più importanti del nostro patrimonio artistico, sono intervenuti eliminando gli effetti visivi di quelle risalite minerali.
Tornando al nostro carinissimo Pompadour (vi piacerà, quando lo vedrete, ve lo garantisco), il nostro restauratore (Massimo di nome e di fatto) é intervenuto con modalità (segrete, ovviamente) che da parecchi decenni (Massimo fa Massimo di nome, ma Matusalemme di cognome..) lo portano a raggiungere risultati eccezionali.
Causa la sua naturale risalita per capillarità qualche alone si riproporrà tra uno o più centinaia d'anni circa ed io auguro al nostro cliente di vederlo riaffiorare.
TERMINATA L'OCEANICA PREMESSA, VENIAMO QUINDI AL COMMENTO VERO E PROPRIO:
ESAMINANDOLO STRUTTURALMENTE, BEH, DICIAMO CHE E' DIFFICILE IMBATTERSI IN CAMINI COSI' BEN CONSERVATI , NON UNA MANCANZA, NON UN GRAFFIO PROFONDO, INSOMMA E' DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE..QUESTO ESEMPLARE, COME DIREBBE IN DIALETTO EMILIANO IL MIO AMICO GRAZIANO, "L'E' SAN COME UN COREN" (E' SANO COME UN CORNO) E CONSERVA PERFETTAMENTE LA SUA STRUTTURA.
PUR AVENDO 150-160 ANNI PARE NON AVER RUGHE SULLA FRONTE.
SO CON CERTEZZA CHE SILVIO BRIATORE LO INVIDIA E VORREBBE APPROPRIARSI DEL SEGRETO DI QUESTA SUA SCONFINATA GIOVINEZZA.
IN MARMO BIANCO DI CARRARA QUALITA' "GIOIA", NOI L'ABBIAMO SMONTATO A PARIGI, TERRA NELLA QUALE E' NATO IL SUO STILISMO MA .... LA SUA NASCITA FISICA, CIOE' LA SUA SCULTURA, E' AVVENUTA IN UN ITALIANISSIMO LABORATORIO DELLA LUNIGIANA, SOLO L'ASSEMBLAGGIO E' AVVENUTO IN FRANCIA.
UNA NASCITA COMPLICATA ED AFFASCINANTE, EBBENE, A CHIUNQUE FOSSE INTERESSATO SPIEGHERO' PUNTO PER PUNTO LE FASI DEL SUO FANTASTICO VIAGGIO NEL MONDO DEGLI UMANI.
NOTE A LATERE, GENERALI INFORMATIVE:
REGOLA PRIMA PER IL MONTAGGIO D'UN CAMINETTO CON FOCOLARE TRADIZIONALE....
Non potendo far qui un corso di fumisteria, né volendo dar numeri e tabelline pseudo-pitagoriche con le quale risolvere miracolosamente (avverbio che spesso sta per “drammaticamente”..) il problema della risalita dei fumi, mi permetto di dare a tutti i clienti ma anche ai professionisti, tecnici, architetti etc.. UN SOLO CONSIGLIO, questo:
MAI AFFIDARSI ALL'AMICO MURATORE!! (SENZA OFFESA PER LA CATEGORIA DEI MURATORI, EH..)
Lui vi dirà..
”Ag peins me!!” (se è emiliano-romagnolo..)
“Fasso tutto mì “ (se è veneto o bergamasco..)
“Cumme lo faccio io, nun lo fa nissssciuno !!” (se è partenopeo....)
“Abdullah hamet saket” (senza offesa per i magrebini, ma proprio non li vedo come fumisti professionali..…)
In effetti, Lui, l’amico muratore, nella sua vita, di focolari per caminetto ne ha “realizzati” tre..
Due li ha sbagliati clamorosamente (così portando gli amici che si son fidati di lui sull’orlo del suicidio per via dei continui e pesanti rimbrotti della loro moglie… “Sei un buono a nulla.. ”..Te l’avevo detto, io, che quel tuo amico del bar era un incapace..” etc… etc…), mentre il terzo focolare, quello che pare che funzioni, l’ha indovinato per caso e molto probabilmente funzionerà (quasi) regolarmente una volta su due.. Di sicuro, nell’occasione di una cena importante ed invernale (se non è inverno, mica l’accendete il camino, no ?!), date le cattive condizioni di vento e di pressione atmosferica, quel camino farà fumo a volontà e porterà dileggio al pur volonteroso ospitante, e così, PRIMA O POI, anche il terzo incauto cliente maledirà l’istante in cui ha preso l’insana decisione di affidarsi “al me amig murador”.
Ed invece, credetemi, il montaggio di un caminetto è cosa fattibilissima e quasi semplice per un professionista, mentre è un terno al lotto per gli improvvisatori (che in Italia sono una genia impressionante..).
E chi sono i professionisti addetti a tal opra?
Si appellano FUMISTI, sono circa 400 in tutta Italia ed ogni giorno ognuno di loro costruisce un caminetto (si fa per dire, in effetti, ad un fumista che lavori in solitario servono 4-5 giorni per eseguire un montaggio “in opera”, tempo che può dimezzarsi se il medesimo lavoro viene eseguito da due persone, come in genere accade..). In questo modo, ogni giorno il fumista aumenta la sua esperienza sino a giungere alla più completa affidabilità e sicurezza.
COME TROVARLO, STO FUMISTA?!
Beh, oggi internet ci viene in aiuto, qualche fumista lì lo si può trovare, ma… semmai lei ne avesse necessità ed avesse conservato questa letterina con i miei recapiti, sarò felice di indicarle (gratuitamente, eh..) il fumista più vicino a lei tra quanti, nei miei quasi 40 anni di attività in questo specifico settore, io abbia conosciuto..
MORALI (AL PLURALE PERCHE’ SON DUE..) DELLA FAVOLA:
Nella metà del ‘700, nella civile Francia, se un signore aveva la necessità di costruire un focolare, andava direttamente alla Corporazione dei Fumisti..
Ed alla fine, quel caminetto è stato certamente dispensatore di buone atmosfere e non portatore di accessi biliari..
Vogliamo noi, italiani del terzo millennio, esser da meno di quel signore d’oltralpe?!
Spesso apostrofo in questo modo quanti dei miei clienti (per risparmiar due lire..) si ostinino a scegliere l’ “economico” amico muratore:
“Ma signori, mettiamo che voi abbiate, che so, male alla schiena, per curarvi andate in ferramenta o dal vostro dottore?!”
Ecco, sinora noi italiani siamo andati in ferramenta, col risultato che i focolari tradizionali (a combustione di ceppi di legna, insomma) in Italia quasi sempre non funzionano, a tutto vantaggio della commercializzazione di orribili, costosissimi e ciclopici “prefabbricati”, spesso recanti, sulla piastra in ghisa di fondo, la marca del costruttore con l’immancabile tragica “K”, oltre all’indirizzo (zona industriale etc.. etc..) con tanto di tel e fax… Una tragedia nella tragedia !!
Salute (che è sempre la cosa più importante..) a voi, da Maurizio ed Enrico Dal Pezzo