Al di là di alcune raffinatezze costruttive (particolari di cui potrò dar prova de visu a chi venisse alla nostra mostra), questo modello di Art Deco, tutto sommato, segue piuttosto rigidamente i dettami del momento (anni '30 e '40 del Novecento) in cui é stato scolpito. La sua GRANDE BELLEZZA o meglio, LA SUA MAGGIORE ATTRATTIVA, consiste (a mio parere, eh, magari qualcuno può anche pensarla diversamente..) NEL SUO MARMO, UNA QUALITA' SCELTA DI BRECCIA MEDICEA, NELLA QUALE UN CANDORE PURISSIMO FA DA CULLA E SFONDO A RAFFINATE VENATURE CON SFUMATURE DAL COLORE INDEFINIBILE, TRA IL BLEU ED IL VERDE.. INDEFINIBILE MA CERTAMENTE... AFFASCINANTE.
Interessante anche il fatto che noi si sia recuperata anche la pedana (che va montata a filo livello pavimento e MAI come "basamento/rialzo sopra il pavimento, cosa questa che farebbe molto "effetto cimiteriale") perché questo abbinamento riporta proprio al momento in cui il nostro camino é nato.. Molti non sanno a che serva detta pedana ed io vi svelerò l'arcano: Quando la moglie (perché a quell'apoca eran le donne a ripulire dalla cenere il focolare, mica come oggi, che siamo noi maschietti comandati dalle nostre Virago ad eseguire questi casalinghi lavori).. che dicevo? Ah.. sì, quando la moglie toglieva con la paletta la cenere dal focolare, per quanta attenzione ella avesse, un poco di cenere scendeva dal fondo della paletta e.. SAREBBE CADUTASUL PAVIMENTO IN LEGNO SE LA PEDANA NON FOSSE STATA PRESENTE!!!
Questo esemplare é in perfette condizioni di conservazione, é stato da noi smontato a Montmartre e data al decennio tra il 1930 ed il 1940.
N.B: IN GENERE NON FACCIO COMMENTI SUI PREZZI MA STAVOLTA MI SENTO DI DIRE CHE UN CAMINO COSI' RARO COME RARI SONO QUEI POCHI ESEMPLARI D'EPOCA E STILE DECO' ANCORA PRESENTI IN COMMERCIO, PER DI PIU' SCOLPITO IN UN MARMO NON SOLO ESTREMAMENTE RAFFINATO MA ANCHE ESTREMAMENTE COSTOSO, PER DI PIU' PROVVISTO DELLA SUA PEDANA ORIGINALE... BEH, FORSE QUALCHE EURO IN PIU' DOVREBBE VALERE..
NOTE IN CALCE: ECOLOGIA ED ANTICHI CAMINETTI
Sul mio comodino ho un testo di quelli apparentemente "leggeri", od almeno così credevo che fosse, a giudicare dalla sua copertina e dal suo titolo: "Mao perchè sei morto" di Massimo Bucchi, più o meno da me considerato sinora un semplice "cartoonist".
Devo dire invece che questa lettura si è rivelata interessantissima, direi.. "fulminante" e poiché non posso qui riassumervela compiutamente, ho scelto tra tutte, una vignetta che vede raffigurato un prete al capezzale del morente.. Il prete sta chiedendo al morente se ha qualcosa di cui pentirsi e questo signore, con la generosità e la fermezza dei momenti importanti dipinta in volto, gli dice: "LASCIO A MIO FIGLIO IL CERINO ACCESO".
Come a dire: Di questo mondo abbiamo fatto una pattumiera, fisica e morale, e ce ne siamo pure accorti ma non abbiamo fatto nulla per metterci una pezza, questo è il mio peccato più grande e questo rende più grande il mio dolore ora che me ne vado e devo lasciare questa discarica a mio figlio, il quale dovrà, incolpevole, provvedere alla sua pulizia.
Che c'azzecca questo mio discorso con il commento d'un caminetto Deco'?
Beh, nella mia vita posso dire d'aver provato, sin dall'inizio della mia attività, a tener pulito questo mondo, infatti per ogni caminetto che io raccolgo, restauro e vendo, c'è un pezzo di montagna che non viene cavata e scarnificata...
So bene che non sia facile credermi sulla parola, ma io pensavo a queste cose anche mezzo secolo fa, al mio primo muovere nel campo del recupero, confortato nel pensiero di un inevitabile e certo successo (come si è giustamente illusi a vent'anni !!!) dal fatto che un caminetto antico fosse più "bello", più "vero", più "affascinante", più "artistico" e più "risparmioso" di uno nuovo, odorante di plastica ed acidi...
Un poco ho avuto ragione, più o meno all'UNO PER CENTO delle antiche aspettative!