AL VISITATORE DI QUESTA PAGINA AVREI UN CONSIGLIO DA DARE: PRIMA DI LEGGERE LE PAROLE DEL COMMENTO VERO E PROPRIO, SCORRA LE IMMAGINI ALLA SINISTRA DELLA PAGINA, CON PARTICOLARE ATTENZIONE A QUELLE CHE RAFFIGURANO LE SUPERFICI DELLE LASTRE DI MARMO, SOLO COSI' IL NOSTRO GENTILE OSPITE POTRA' COMPRENDERE APPIENO IL FASCINO DI QUESTO RAFFINATISSIMO MARMO, FASCINO CHE TANTO COLPI' IL PIU' ILLUSTRE MECENATE DEL RINASCIMENTO ITALIANO (COSIMO DE MEDICI), IL QUALE, PER POSSEDERLO E POTERSELO GODERE DEL TUTTO, COMPRO' ADDIRITTURA LA CAVA DI SERRAVEZZA DA CUI VENIVA ESTRATTO. PER INCISO, ANCHE IL SUO NIPOTINO LORENZO DE MEDICI (DETTO "IL MAGNIFICO") S'INNAMORO' DI QUESTA PREZIOSA CAVAZIONE MARMOREA E PROPRIO A SERRAVEZZA FECE COSTRUIRE "VILLA MEDICEA", OGGI PATRIMONIO DELL'UNESCO.
Vi scrivo di questo "consiglio" anche perché (e vi sarà facile constatare la verità dell'affermazione che presto farò visitando una sala della nostra mostra interamente dedicata agli esemplari Deco') anche perché, dicevo, i camini Deco' erano strutturalmente tanto "semplici" (o, se preferite, "tanto minimalisti") per cui gli architetti che li disegnavano, nella stragrande maggioranza dei casi, proponevano al committente di realizzare il loro disegno con marmi MOLTO raffinati, i quali potessero sostenere la relativa semplicità del progetto. Nel caso del nostro camino, le venature del suo Calacatta Dorato sono esaltate dalla purezza del fondale sul quale si esprimono, un Carbonato di calcio tanto candido da far invidia alla vicina cava detta "Delle Cervaiole",quella dalla quale il Michelangiolo sceglieva i blocchi per le sue statue. MI DARETE RAGIONE: LE "DORATURE" DEL MARMO DEL NOSTRO CAMINO DECO' NON SAREBBERO COSI' AFFASCINANTI SE NON AVESSERO QUEL "LETTO" MORBIDO, NOBILE E CANDIDO SU CUI POSARSI.
QUESTO CAMINETTO CI PERVIENE DA UNA RISTRUTTURAZIONE DI CANNES (DA DIVERSI ELEMENTI COSTRUTTIVI SI COMPRENDE COME IL "DESIGNER" SIA STATO UN MODERNISTA ARCHITETTO PARIGINO, D'ALTRONDE IN COSTA AZZURRA ANDAVANO A SVERNARE OD A GODERSI L'ESTATE I RICCHI PARIGINI SUOI CLIENTI), E' IN OTTIMALI CONDIZIONI DI SALUTE, LA SUA EPOCA, ANCHE SE DI POCO SUCCESSIVA, RISENTE ANCORA DEL PROFUMO DELLA BELLA EPOQUE (VEDASI LA RAFFINATA SCELTA DEL SUO MARMO) MA, OVVIAMENTE VESTE I PANNI DEL MODERNISMO PIU' AVANZATO, INSOMMA SIAMO IN PIENO FERMENTO IDEOLOGICO E CULTURALE, SIAMO NEI FANTASTICI ANNI '30.
NOTE A LATERE: ECOLOGIA E CAMINI ANTICHI, UN BINOMIO ATTUALISSIMO.
Fateci caso, da qualche anno è tutto un aggiungere i prefissi “ECO” e “BIO” a qualunque prodotto, ed anche il caminetto non sfugge a questo pubblicitario inganno..…
Non vi do il nome della ditta perché altrimenti mi querelano, ma c’è addirittura un produttore di camini che ha tirato in ballo il caminetto di Geppetto (quello di Pinocchio, eh..) solo perché Geppetto fa rima con biocaminetto, scordandosi del fatto che il “vero” Geppetto era tanto povero, ma tanto povero che il fuoco l’aveva, in casa, sì, ma … dipinto sul muro !!
In verità i moderni caminetti (per lo più prodotti in Cina, in India od in Pakistan e poi commercializzati in Italia dopo averli finemente etichettati..) hanno ben poco di ecologico, dato che vengono prodotti attraverso l’uso di componenti chimici nella loro lavorazione (così si fa prima..), soprattutto nella lucidatura e nell’assemblaggio, col risultato della produzione di fanghi altamente tossici per l’uomo e per l’ambiente..
INCISO NUMERO 1: SECONDO VOI, IN CINA O POSTI SIMILARI (MA ANCHE IN ITALIA, CAMORRA DOCET..), QUEI FANGHI CHE FINE FANNO?!
Eppoi, e questo è un tasto triste, sappiamo tutti che in quei paesi, pur di risparmiare, schiavizzano anche i bambini per i lavori più tossici..
INCISO NUMERO 2: SECONDO VOI, IN BANGLADESH (MA POTREI SCRIVERE ALTRI CENTO PAESI DERELITTI..) C’E’ CONTROLLO SUL LAVORO MINORILE?!
(E’ Ecologia anche questa, magari “Ecologia morale”, ma.. riflettiamoci, non è forse importante anche questa?!) Che fare, quindi?
Che possiamo fare noi di fronte a questa problematica?!
Beh, nel nostro piccolo, qualcosa possiamo fare, possiamo cercare di indirizzare tutti verso IL CAMINETTO CERTAMENTE PIU’ ECOLOGICO DI TUTTI, QUELLO ANTICO !
Un caminetto antico è fatto d'un marmo o d'una pietra che sono già state cavate, e non necessita quindi di materiali di nuova estrazione.. Le nostre Alpi Apuane, già così dissestate da millenni di cavazione, non hanno certo bisogno di altri sfregi, e questo vale anche per tutte le zone estrattive in ogni parte del mondo, oggi selvaggiamente (specie nei paesi cosiddetti "emergenti"..) deturpate nel loro aspetto e nella loro morfologia con le inevitabili idrogeologiche conseguenze.
Un altro punto "ecologico" a favore dell'antico caminetto sta nel fatto che i camini antichi venivano assemblati con materiali del tutto naturali (in particolare con gesso) e non con mastici plastici o siliconici come accade oggi. La loro scultura, poi, era del tutto manuale, e non produceva quei liquami di scarto che le moderne macchine ("PANTOGRAFI") sputano ad ogni pezzo e che poi, magari, ci ritroviamo gettate abusivamente in mare od in qualche cava dismessa dato l'alto costo del loro smaltimento di legge.. Insomma, si può certamente affermare che il caminetto antico E’ ECOLOGICO ED ERA ECOLOGICO anche al tempo della sua costruzione!
Ultima riflessione e poi non vi annoio più:
Se è vero che il rispetto dell’ambiente lo si può ottenere solo con una maggior cultura, ebbene ogni caminetto antico porta nelle sue forme e nelle sue vene un poco di cultura, al cui richiamo anche all’individuo più insensibile non potrà sfuggire..
Per voi sarà un investimento culturale ed economico, oltre che ambientale, mettere a casa propria un manufatto realmente artistico.
Salute (che è la cosa più importante..) a voi, Maurizio Dal Pezzo